Codici: “Gravi reati, ecco l’esposto” – Le accuse ora al vaglio della Procura pescarese


Pescara – (di Stefano Leone – foto Massimo Leone) – NEL MIRINO VICENDE RIGUARDANTI IL COMUNE DI CHIETI E L’OSPEDALE SAN SALVATORE DELL’AQUILA – L’Associazione di Consumatori ed Utenti CODICI Abruzzo – Centro per i Diritti del Cittadino, denuncia uno scandalo che a suo giudizio è emerso da una serie di intercettazioni che vede protagonisti il Sindaco di Pianella, Giorgio D’Ambrosio ed il Difensore Civico dell’Unione dei Comuni, (Pianella, Montesilvano, Spoltore), Manuela Pierdomenico. I due coinvolti, naturalmente, avranno se lo chiedono spazio per illustrare i loro punti di vista.
Pare la vicenda sia una faccenda di assicurazioni che riguarderebbe il Comune di Chieti, (per la ristrutturazione post-sisma) e dell’Ospedale San Salvatore dell’Aquila. Secondo la denuncia di CODICI, Manuela Pierdomenico nel corso della conversazione telefonica intercettata, ammette di aver concorso nella commissione di una frode assicurativa per far ottenere al Comune di Chieti, (citando il nome del Sindaco Di Primio), i rimborsi spettanti agli edifici comunali per i danni derivati dal sisma del 2009. Secondo la trascrizione dell’intercettazione, riportata nella querela-denuncia di CODICI, Manuela Pierdomenico così testualmente dichiara:
“…ma ti rendi conto questo … di Di Primio, centro destra, gli abbiamo fatto prendere 3 milioni e mezzo di euro, io sono andata a fare la liquidazione con la Compagnia Reale Mutua, 3 milioni e mezzo gli abbiamo fatto prendere, gli abbiamo detto che il danno era per il terremoto mentre il danno era pregresso, il palazzo del Comune sta per cadere, abbiamo fatto la frode per fargli vedere guarda Sindaco ti stiamo dando 3 milioni e mezzo per la città, insomma, appena preso i soldi, già si sa che ha dato l’incarico a uno che si è candidato alla Lega…un certo …, però questo fa parte del broker…però poi non compare lui ma lo fa prendere ad un’altra persona e quindi alla fine è sempre lo stesso”.
La trascrizione continua: “Poi Manuela continua nel suo lamentarsi senza altri fatti di nota ma aggiungendo che per il terremoto, nessun ente si era assicurato per tale evento mentre loro sono riusciti a far prendere 50 milioni all’Ospedale San Salvatore di L’Aquila…; la chiamata sarebbe datata 24 luglio 2010 alle ore 9.52 a.m. Sempre secondo il documento di CODICI, la Dr.ssa Manuela Pierdomenico, oltre ricoprire l’incarico di Difensore Civico per l’Unione dei Comuni, sembrerebbe svolgere attività di consulenza per la Società MEDIASS (broker assicurativo per diversi Comuni della regione Abruzzo fra cui Pescara e Chieti).
Nel discorso intercettato emergerebbero gravi indizi di colpevolezza a carico della Dr.ssa Pierdomenico in relazione ad una truffa assicurativa in ambito regionale. Risulterebbe, sempre secondo la denuncia di CODICI presentata alla procura della Repubblica del tribunale di Pescara, che la stessa Pierdomenico, avrebbe concorso nella falsa valutazione dei danni riguardante il palazzo del Comune di Chieti, perché fondata sulla falsa premessa della riconducibilità di tali danni al terremoto che colpì l’Abruzzo nel 2009, mentre i danni, come dalla stessa Pierdomenico affermato, erano pregressi, procurando così un ingiusto profitto del Comune di Chieti, con pari danno per la Reale Mutua, con l’aggravante di aver cagionato un danno di rilevante entità. Risulterebbe, altresì, che sempre la Dr.ssa Manuela Pierdomenico, avrebbe concorso alla liquidazione di 50 milioni di euro all’ospedale San Salvatore dell’Aquila per i danni conseguenti al terremoto, sebbene nessun Ente fosse assicurato per tale evento. Nello stesso dialogo intercettato, le indagini sono state condotte dalla Digos di Pescara, il Sindaco di Pianella Giorgio D’Ambrosio asserisce di “…aver preso 440mila euro con il terremoto”. In conclusione, sempre in un documento della Questura di Pescara – Sezione Investigativa della Digos, documento descritto come Allegato 3, si riporta la dichiarazione di Pierdomenico Manuela: “…conosco il sig. D’Ambrosio Giorgio da molti anni. In relazione all’assegno emesso in data 8.4.2010 dell’importo di euro 9.800 e dell’altro emesso in data 14.6.2010 per euro 5.000 a favore di Giorgio D’Ambrosio, ricordo di aver concesso tale somma a titolo di prestito personale dovendo egli far fronte nell’immediato a delle spese, in attesa di un prestito bancario dopo essermi consultata anche con mio marito. In effetti valutammo insieme la concessione del prestito visto il breve periodo di tempo entro il quale egli si era impegnato di restituire la somma. D’Ambrosio mi ha restituito l’intera somma con altrettanti assegni dello stesso importo dopo poco”.


07 Dicembre 2012

Categoria : Cronaca
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