Appalti, Specchio davanti ai giudici


L’Aquila – “DIPINTO COME UN BERLUSCONI DI PROVINCIA, MA NON LO E’ ” DICE IL DIFENSORE – L’ingegnere direttore generale della Provincia, Valter Angelo Specchio, foto, arrestato nei giorni scorsi, detenuto nel carcere di Teramo, è comparso questa mattina per l’interrogatorio di garanzia davanti ai giudici aquilani: il gip Gargarella e i pm che conducono l’inchiesta, Gallo, D’Avolio e Mancini. Specchio è assistito dall’avvocato Giulio Agnelli. La difesa avrebbe intenzione di presentare istanza di scarcerazione.
Come era stato anticipato, l’alto funzionario provinciale avrebbe manifestato l’intenzione di autosospendersi dall’incarico, il che consentirebbe alla Provincia di sostituirlo subito per poter riprendere le normali attività, al momento totalmente interrotte. Mancano infatti il direttore, l’amministrazione non può fare nulla. Specchio (arrestato in cella, mentre altri due coinvolti sono agli arresti domiciliari) è accusato di numerosi reati, tra i quali falsi, abusi, peculato. L’inchiesta riguarda ingenti appalti per lavori scolastici in decine di edifici di tutta l’area danneggiata dal terremoto, e anche l’appalto per una strada provinciale tra S.Benedetto dei Marsi e Avezzano, la s.p. 22. Ci sono inoltre accuse per l’uso improprio dell’auto blu, una costosa BMW.
Insieme a Specchio sono finiti ai domiciliari Giancostantino Pischedda, procuratore speciale della ditta Pellegrini di Cagliari e Franco Rossano Palazzo, legale rappresentante di una societa’ di impianti tecnologici con sede a Foggia. Gli indagati devono rispondere a vario titolo dei reati di corruzione, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, peculato, abuso d’ufficio e falso ideologico in atti pubblici.
Specchio ammanettato e accompagnato dagli agenti della polizia penitenziaria e’ entrato con un cappello abbassato fino al naso, per non farsi riconoscere dai giornalisti che lo aspettavano fuori l’aula d’udienza. Alle 12.30 il direttore generale della Provincia dell’Aquila, e’ uscito per fare rientro nel carcere di Teramo. “Abbiamo risposto con molta tranquillita’ punto per punto a tutte le domande che ci sono state formulate dai pubblici ministeri”.
“I pm – ha detto l’avvocato Giulio Agnelli, legale di fiducia di Specchio – sono andati molto a fondo su tutti gli argomenti e penso sinceramente di aver dato tutte le spiegazioni su tutto. L’ingegnere Specchio e’ stato preciso su ogni delibera su ogni lavoro: ho chiesto al giudice di rimettere in liberta’ il mio assistito, la Procura si e’ presa qualche giorno per dare il suo parere. Il giudice si pronuncera’ entro martedi’. Credo che l’interrogatorio sia stato soddisfacente. Specchio si e’ autosospeso – ha detto sempre l’avvocato Agnelli – da tutti gli incarichi che aveva in Provincia anche per essere piu’ sereno per quanto riguarda la sua difesa. Ci siamo resi disponibili a fornire anche ulteriori spiegazioni qualora fossero necessarie, ritengo che il mio cliente non abbia nulla di cui temere. Purtroppo si e’ cercato di farlo passare per persona dalla vita sregolata, come il Berlusconi di provincia, cosa che non e’. Come direttore generale della Provincia dell’Aquila, non si rimprovera nulla perche’ ogni atto da lui posto in essere non ha alcun rilievo penale. Si tratta di un’operazione molto piu’ ampia mirata a screditare la Provincia e il direttore generale pero’ questo e’ un nostro parere di cui non abbiamo alcuna prova. Sicuramente c’e’ qualcosa ma adesso non abbiamo nessun elemento per poter affermare con sicurezza tali sospetti.
Sull’urgenza degli atti – ha detto il legale – essa era stabilita dalla Presidenza del Consiglio dei ministri visto che si dovevano aprire le scuole e che c’era stato da parte di Reluiss un verbale in cui si diceva che le scuole non erano sicure e non rispettavano neppure il 60 per cento della sicurezza. Chiaramente la Provincia ha dovuto fare un atto che permettesse la riapertura delle scuole se non proprio nel giorno naturale dell’ingresso sempre il piu’ velocemente possibile, quindi e’ stata dichiarata l’urgenza, ed e’ stata posta in essere questa procedura rispettando, secondo noi, tutta la normativa in vigore, poi sui criteri diversi adottati, tra Avezzano e Sulmona e’ stato fatto sia perche’ gli studenti di Avezzano sono circa 5 mila mentre Sulmona 2.500 sia perche’ le esigenze di reperire posti alternativi tra Avezzano e Sulmona erano diverse. Riteniamo che sia stata una scelta giusta che l’ingegnere rifarebbe che ha dato la possibilita’ di ristrutturare le scuole e renderle sicure”. Parlando poi dell’altra contestazione sollevata dai pm Mancini, Gallo e D’Avolio, dell’appalto sul “monitoraggio on line”, lo stesso “e’ stato fatto ma non e’ stato portato a termine perche’ il finanziamento era stato bocciato. Le apparecchiature – ha detto sempre Agnelli – sono presso la Provincia dell’Aquila”.


06 Dicembre 2012

Categoria : Cronaca
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