Concorsone: il “foro” competente
Barisciano – Scrive il consigliere Walter Salvatore: “Sin dall’inizio il “concorsone” è apparso come la volontà di sottrarre al territorio (cratere) la possibilità di autodeterminarsi sulla ricostruzione anche se a parole, gli attori di questa telenovela, asseriscono che “tutto è in mano agli enti locali”. L’ennesima dimostrazione di uno scippo, o sarebbe meglio dire “commissariamento”, è rintracciabile nella delibera del Comune di L’Aquila di affidamento della gestione del concorso.
Al punto 9, infatti, la delibera recita: “di impegnarsi ad espletare le prove tecniche successive alla preselezione in una struttura ubicata sul territorio del Comune dell’Aquila”.
La disdettazione di questa indicazione, che ha risvolti plurimi, da chi è stata decisa e quando?
Tale decisione nega, ad un territorio colpito dal terremoto, la possibilità di usufruire dell’indotto economico che normalmente si genera intorno alle selezioni pubbliche. Probabilmente L’Aquila non avrebbe potuto accogliere, per problemi logistici, la preselezione (anche se ha potuto accogliere un G8) visti i grandi numeri in gioco ma avrebbe potuto e dovuto, tranquillamente, gestire i 2.000 candidati rimasti in pista.
Albergatori, ristoratori e attività commerciali in genere avrebbero ringraziato.
Ciò che era stato deliberato, “prove a L’Aquila”, non accadrà.
La decisione, non contestata dal Comune, di svolgere le prove selettive a Roma anziché a L’Aquila ha negato questa possibilità al territorio. Ci auguriamo che tale scelta non sia stata dettata da una tattica per decidere il giudice naturale.
E’ evidente infatti che spostando la sede del concorso da L’Aquila a Roma, oltre a disattendere una chiara indicazione espressa in delibera, determina anche il “foro competente” facendo diventare ROMA competente per qualsivoglia eventuale ricorso.
Aspettiamo da parte del Comune spiegazioni circa questa ennesima stortura!”.
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