Aeroporto d’Abruzzo, incremento incoraggiante
Pescara – (di Stefano Leone, foto Massimo Leone) – A FINE ANNO LA PREVISIONE E’ SUPERARE I 600MILA PASSEGGERI – L’ENTE REGIONE SUPPORTERA’ FINANZIARIAMENTE GLI SFORZI DI S.A.G.A.? – Bisogna esserne convinti e, ad esserlo devono prima degli altri i governanti. Se l’Abruzzo deve tornare a crescere, se l’Abruzzo deve tornare ad essere la trazione anteriore di quella porzione del Paese che una volta si chiamava mezzogiorno, se l’Abruzzo deve tornare ad essere quell’eccellenza del turismo che la sua fortuna orografica le ha donato bene, tutto questo non può non passare attraverso l’implemetazione delle infrastrutture, infrastrutture logistiche recettive ma, anche e soprattutto, infrastrutture del trasporto. In questo contesto non può non essere l’aeroporto, l’infrastruttura che determina e sancisce, insieme al sistema porto, il successo di quell’Abruzzo che in tanti dicono di voler vedere di nuovo volare alto ma che nella realtà poi, pochi hanno doti per respirare l’aria rarefatta dell’alta quota. Ormai sarebbe anche ora di piantarla di ripetere la cantilena dei periodo difficile, del tempo di recessione, di una crisi incipiente e deteriorante; basta; si, la crisi c’è e lo sappiamo tutti ma non si può continuare a nascondersi dietro la crisi per mascherare mancanze, improvvisazione e mancanza di progetti validi. Certo, per volare in alto ci vogliono capacità, lucidità, intraprendenza nell’intuire, duttilità di ragionamento; è un volo difficile, si vola in nube e in turbolenza ma, l’aeroplano targato Abruzzo ha capacità, potenzialità e caratteristiche aerodinamiche per tornare ad essere una regione vigorosa, veloce, sapiente, intuitiva e coinvolgente. In tutto questo contesto si inseriscono con sagomata precisione i dati di traffico passeggeri dell’Aeroporto Internazionale d’Abruzzo che, in novembre, ha fatto registrare un +6% rispetto allo stesso periodo del 2011. In attesa del dato di fine anno, chiude il mese da poco terminato con oltre 2.000 passeggeri rispetto, appunto, al novembre 2011. Abbiamo voluto far commentare questo dato a Lucio Laureti, Presidente SAGA, la società di gestione dei servizi aeroportuali:
“Questo dato conferma, in un contesto difficile, la sostanziale tenuta dei flussi di traffico nell’anno in corso, considerando che novembre registra circa un + 6% rispetto al 2011. Sebbene i mesi post-estivi siano caratterizzati nell’ambito del flusso turistico da un calo fisiologico, quest’anno gravato dalla consistente recessione economica, nel dato progressivo gennaio-ottobre lo scalo pescarese detiene un + 2,1% nella classifica generale di Assaeroporti, rientrando in una minoranza di aeroporti contrassegnati col segno positivo”.
-Presidente, al di la di una plausibile soddisfazione per i numeri, il dato è incoraggiante anche sotto il profilo di una dinamicità turistica locale?
“Un fattore da ricondurre ad un dinamico movimento di passeggeri abruzzesi sia sul fronte turistico sia su quello commerciale, che determina un’economia locale piuttosto attiva. E proprio in merito ai flussi di traffico incoming, (in arrivo Ndr), e a sviluppi futuri, il prossimo mercoledì 19 dicembre, nella sala congressi dell’aeroporto d’Abruzzo, saranno presentati i dati relativi alla ricerca condotta da SAGA e dall’Università D’Annunzio”.
E si, perché proprio il prossimo 19 dicembre, nella sala conferenze dell’aeroporto internazionale d’Abruzzo, si tratterà proprio l’argomento specifico del traffico tecnicamente chiamato incoming, vale a dire in arrivo. Ma, fattori positivi di valutazione, non si fermano al solo dato traffico ma interessano anche l’aspetto più meramente operativo, dello scalo, che comunque si sposa ineluttabilmente con i dati traffico commentati. Più tecnicamente è operativo uno scalo maggiore è la forbice delle possibilità di attrazione verso i vettori. Il dato operativo del quale parliamo è legato a quelle procedure che tecnicamente vengono chiamate Low Visibility Procedures, (Procedure Bassa Visibilità), che attualmente sullo scalo pescarese sono di 800 mt. Molti sono gli elementi che dal 2006, (anno di emanazione della precedente Ordinanza che prevedeva la minima di atterraggio a 800 mt), ad oggi sono mutati nel sistema aeroportuale di Pescara. Tali modifiche hanno portato ENAC a rivalutare le limitazioni operative vigenti sullo scalo; innovazioni normative e regolamentari, innovazioni tecnologiche nella strumentazione e sopratutto la sottoscrizione di un documento tecnico a firma congiunta S.A.G.A SpA e ENAV SpA denominato “All weather operation per l’aeroporto di Pescara” , valutato dall’ ENAC, che descrive nel dettaglio le procedure da seguire in condizioni di bassa visibilità. La nuova regolamentazione sarà oggetto di una fase di “start up” proprio nei prossimi giorni. La nuova Ordinanza, una volta emanata, autorizzerà lo scalo di Pescara ad operare fino a 550 mt. Questo risultato va ad aggiungersi a quello già ottenuto per l’autorizzazione al “refueling with passengers on board” rifornimento con passeggeri a bordo, un’operazione molto richiesta soprattutto dai voli charter per un intuibile vantaggio sui tempi di attesa.
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