Scuola, tutto per complicarci la vita


L’Aquila – (ore 14,25) – Stando alle parole del direttore regionale scolastico, Carlo Petracca, nell’intervista a Umberto Braccili del Tg3 Abruzzo, andata in onda alle 14 circa, si sta davvero tentando di tutto per complicare la vita alle famiglie aquilane con ragazzi in età scolare. Fino a questa mattina nessuna decisione sulla data di riapertura della scuola, il 21 settembre per quanto se ne sa fino a oggi. Ma non c’è niente di certo, perchè le decisioni sono demandate ad un vertice tra istituzioni e direzione scolastica che dovrebbe tenersi entro questa sera. In altre parole, siamo al 14 settembre – una settimana al 21 settembre – e le famiglie non sanno cosa dovranno fare. Hanno quattro o cinque giorni per decidere? Difficile che possano bastare a chi non ha casa, non ha certezze immediate, non sa se restare sulla costa o tornare a L’Aquila. Come sempre, è mancata la capacità di essere decisi e precisi: sarebbe bastato stabilire già 10 giorni fa che l’apertura doveva essere rinviata per tutti. Ma chi decide cosa in una collettività molliccia e incerta persino sulle emergenze più ovvie e scontate?
Comunque, è certo e lo ammette Petracca, non tutti potranno tornare a scuola. Per alcuni apertura dilazionata in ogni caso. Le famiglie dovranno informarsi caso per caso, e quindi i problemi si montiplicheranno, perchè la comunicazione non è certo il forte di certe istituzioni. Alzi la mano chi ha mai letto un comunicato stampa della direzione scolastica su un qualsiasi argomento!
La gente chiede che si decida subito e per tutti: aprire o non aprire. Aprire, però, sembra a tanti impossibile. Quindi, cosa ci vuole a rinviare di un paio di settimane, salvo recuperi successivi a fine anno, magari? O pomeridiani nel corso dell’anno? Sulla costa le iscrizioni a scuola di aquilani sfollati non sarebbero molto numerose, ma neppure questo dato è disponibile. Si parla di 500 iscrizioni, ma ufficiosamente. E se qualcuno volesse trasferirsi a L’Aquila, dopo aver cominciato l’anno altrove. “Questo diritto – dice il direttore regionale scolastico – non possiamo negarlo a nessuno”. Ci scusi, direttore, ma è la scoperta dell’acqua calda.
Informeremo i nostri lettori delle decisioni che saranno assunte, se sarà possibile apprenderle con sicurezza e ufficialità, dopo la riunione prevista per stasera. Anche il nostro lavoro diventa sempre più difficile e ostacolato dalla confusione.


14 Settembre 2009

Categoria : Cronaca
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati