Terremoto… (2): controlli, nessun danno
Teramo – (aggiornamento) – (Immagine: l’epicentro del sisma nei pressi di Ascoli Piceno) – E’ stata una notte fredda anche per la paura in vaste zone della provincia di Ascoli e della limitrofa provincia di Teramo, dove, come abbiamo riferito alle 2 e 50 di questa mattina, una forte scossa sismica (accompagnata da un cupo e prolungato boato) ha colpito un esteso territorio fino alla costa adriatica. L’epicentro, presso Ascoli Piceno, ha fatto registrare una magnitudine locale 4. Come sempre accade, c’erano state scosse leggere prima delle 2 e 18 (l’ora del 4 Richter), e ce ne sono state alcune altre – tutte inferiori a 3 ml – nel corso della notte. Dall’alba sono stati effettuati controlli sia nell’Ascolano che nel Teramano, ma pare non vi siano danni. Qualche minimo danno forse solo in edificio fatiscenti e non più abitati.
Il terremoto, con ipocentro a quasi 27 km nel sottosuolo, dunque abbastanza profondo per l’Appennino, ha fatto sì che l’evento sismico fosse avvertito in un’area molto vasta. Le vibrazioni sono state sensibili nelle Marche in molti centri interni, ma anche a S.Benedetto del Tronto, Porto d’Ascoli. In Abruzzo (oltre che in tutti i comuni del Teramano interno) a Martinsicuro, Alba Adriatica, Tortoreto, e verso sud persino a Giulianova e Roseto, dove tuttavia in pochi si sono accorti del terremoto. C’è chi assicura che il sisma sia stato avvertito anche in centri della provincia di Pescara, dunque a più di 60 km da Ascoli verso Sud. L’area ascolana è molto sismica e i fenomeni, quasi sempre irrilevanti, si registrano con forte frequenza tutto l’anno. Nelle Marche nelle ultime settimane ci sono state diverse scosse dal Conero fino ad Ascoli. I terremoti ascolani sono quasi sempre avvertiti anche nel Teramano, specie in Val Vibrata, una zona che storicamente non è mai stata sismogenetica, ma di risentimento.
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