Mareggiata ed erosione profonda

Casalbordino – (di Stefano Leone) – La mareggiata che la notte fra domenica e lunedi scorsi ha flagellato la costa a sud di Pescara, quella famosa con il nome di “costa dei trabocchi”, ha sconquassato nuovamente il tratto che interessa il territorio di Casalbordino. La forza della corrente ha spinto ancora una volta l’acqua sotto le strutture degli stabilimenti già martoriati dal fenomeno. L’erosione è ormai una piaga con la quale la costa abruzzese, soprattutto quella a sud che insiste nel territorio di Pescara e Chieti, convive da tempo arginata solo da interventi che però, al momento, appaiono solo azioni tampone per l’emergenza periodica. Non più tardi di venerdi scorso sono iniziati, infatti, i lavori sulla spiaggia sud di Pescara con il posizionamento di scogliere, intervento che dovrebbe vedere l’ultimazione dei lavori fra oggi e domani. E, l’altra notte, una nuova ondata, ancora più a sud, Casalbordino infatti, con l’acqua arrivata a scavare sotto i pilastrini di sostegno delle strutture balneari. Il concetto è che, interventi momentanei non fanno altro che vituperare le spiagge già di per se ormai ridotte a vere e proprie lingue di sabbia e ancor più sconvolte con questo genere di interventi. Necessita un piano strategico vero e ingegneristicamente valido che dia sicurezza sotto il profilo dei fenomeni naturali ma, allo stesso tempo, salvaguardino anche estetica e natura delle spiagge. Anche il SIB/Confcommercio, per bocca del suo Presidente regionale, invoca l’adempimento dei progetti già fermi negli uffici del Dipartimento Opere Marittime; necessita urgentemente che, gli uffici e gli organismi preposti prendano davvero in esame un intervento ad ampio respiro che possa salvare ciò che ancora è salvabile se non si vuole arrivare al punto di intervenire quando ormai il danno sarà irreparabile.