La Regione dimagrisce: saranno 31 i consiglieri, sei gli assessori (sono 45 e 10)
L’Aquila – LA REGIONE COSTERA’ MENO AGLI ABRUZZESI,MENO CARRIERE POLITICHE – COME LA PENSANO PDL E PD – “Le modifiche allo Statuto regionale approvate oggi in via definitiva dal Consiglio rappresentano il raggiungimento di un altro importante obiettivo in materia di riduzione dei costi della politica: quello della diminuzione del numero dei Consiglieri e degli Assessori regionali, attuata ben prima di altre Regioni italiane”. Lo afferma il Presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano, foto, commentando l’approvazione delle modifiche allo Statuto regionale che riduce a 31 il numero dei Consiglieri regionali (29 eletti, il candidato Presidente della Giunta e il candidato Presidente sconfitto che otterrà il maggior numero di voti) e a 6 quello degli Assessori, a fronte rispettivamente dei 45 e dei 10 attuali. “Mi corre l’obbligo – aggiunge Pagano – di ringraziare sia la maggioranza che l’opposizione, che hanno collaborato insieme per raggiungere questo traguardo. Un percorso iniziato dall’inizio della legislatura, che ha portato già nel 2010, al taglio delle indennità e dei fondi ai Gruppi, oltre all’introduzione di sanzioni pecuniarie per i Consiglieri che non partecipano alle sedute del Consiglio e delle Commissioni”. Entro il prossimo 23 dicembre arriveranno in Aula anche altri provvedimenti, che contribuiranno ulteriormente a ridurre i costi della politica, con tagli al trattamento economico dei Consiglieri, alle auto di rappresentanza, al personale dei Gruppi politici e al numero dei Dirigenti, che in Consiglio scenderanno del 30 per cento. “Queste azioni – continua il Presidente – ci hanno permesso di ridurre le spese del Consiglio regionale dagli oltre 33 milioni di euro del 2009 ai 29 del 2012. Cifre che scenderanno ancora, fino a toccare nel 2014 i 25 milioni. Risultati che hanno portato l’Abruzzo a diventare un modello di riferimento per le altre Regioni italiane”.
SOSPIRI – “Siamo stati la prima regione in Italia che ha ridotto il numero dei consiglieri regionali. Un obiettivo importante che si aggiunge a quello della riforma elettorale in discussione, che prevede l’eliminazione del listino. Siamo una regione modello, simbolo della buona politica”. Lo ha detto il Presidente della Commissione Speciale per la legge elettorale e per le modifiche e l’attuazione dello Statuto, Lorenzo Sospiri, a margine della conferenza stampa nel corso della quale e’ stata presentata la legge che prevede la riduzione del numero dei Consiglieri e Assessori regionali. Alla conferenza stampa ha partecipato anche il Consigliere regionale Riccardo Chiavaroli.
CRITICO IL PD – “Altro che riduzione dei costi della politica: oggi, abbiamo assistito all’ennesimo fallimento della maggioranza di centrodestra. L’opposizione, con grande senso di responsabilita’, a differenza della maggioranza che non era presente in Aula, ha garantito il numero legale, consentendo difatti l’approvazione della norma di modifica dello Statuto che prevede la riduzione del numero dei Consiglieri e Assessori regionali”. Lo sostiene il Capogruppo del Partito democratico, Camillo D’Alessandro, che commenta il voto di oggi in aula sull’approvazione dello Statuto. “Suggerisco al Presidente Pagano, che ha ritenuto di convocare anche una conferenza stampa per annunciare l’importante novella – incalza il Capogruppo D’Alessandro – di chiedere scusa, a nome della maggioranza e del suo partito, per la grave assenza in Aula. La mancata approvazione della legge, infatti, avrebbe comportato per le casse della Regione Abruzzo pesanti sanzioni, fino allo scioglimento del Consiglio regionale. Sono tanti i casi dove, in questa legislatura, la maggioranza di centrodestra non e’ stata capace di garantire il numero legale per approvare provvedimenti importanti; il Presidente Chiodi – continua D’Alessandro – si vergogni invece di partecipare a programmi televisivi, come “Porta a Porta”, dove cerca di rappresentare un Abruzzo virtuoso che non appartiene ne’ a lui ne’ alla sua maggioranza. Lui e la sua maggioranza infatti non c’entrano nulla con questo risanamento. A dimostrazione del fatto – conclude Camillo D’Alessandro – che la legislatura e’ finita e la maggioranza si e’ sciolta come neve al sole”.
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