Arresto Specchio, sbandati i lavoratori – L’ingegnere: “Vendetta ai miei danni”


L’Aquila – CLIMA DI APPRENSIONE IN PROVINCIA – Rigetta le accuse mosse dai tre sostituti aquilani (Mancini, D’Avolio e Gallo) il direttore generale della Provincia Valter Angelo Specchio, arrestato stamane nell’ambito dell’inchiesta sugli adeguamenti sismici di 12 scuole superiori di Avezzano e Sulmona fuori del cosiddetto “cratere” sismico. Nel breve colloquio avuto con il legale di fiducia, l’ingegnere ha parlato di “vendetta”, “cattiverie” mosse sulla sua persona visto che da tempo – secondo l’arrestato – circolavano voci su un’inchiesta della magistratura aquilana nella quale figurava il proprio nome. L’interrogatorio verra’ fissato in settimana.
Queste le sole notizie provenienti da ambienti a contatto con il dirigente della Provincia.
L’arresto oggi – come abbiamo ampiamente riferito – del direttore della Provincia, ing. Valter Specchio, ha portato allo sbandamento i dipendenti dell’amministrazione provinciale, solo in parte rassicurati dalle parole del presidente Del Corvo (“L’ente non si può bloccare, se Specchio ha sbagliato pagherà i suoi errori, ma noi dobbiamo andare avanti e lo sostituirò“). E’ appena il caso di rammentare ai detrattori e ai fustigatori, che non mancheranno di certo, che un indagato non è un colpevole.
Sulla vicenda si pronunceranno i magistrati giudicanti.
L’inchiesta, evidentemente clamorosa, era da tempo quanto meno subodorata, anche se non percepita esattamente nella sua gravità (accuse pesanti e dettagli anche imbarazzanti, oltre a nuovi possibili coinvolgimenti), specie da ambienti politici e da chi vive e lavora nelle sedi provinciali. Era stato certo notato per mesi un andirivieni di investigatori e finanzieri . Da molto tempo c’erano infuocate polemiche sui lavori e sugli appalti in diverse sedi scolastiche del territorio, soprattutto Avezzano. Che qualcosa non andasse per il verso giusto si era capito, anche dopo un’inchiesta giornalistica televisiva di Report. L’arrivo in massa, oggi, delle forze dell’ordine nella sede di via Monte Cagno ha ugualmente suscitato impressione e smarrimento tra i dipendenti degli uffici, molti dei quali letteralmente impauriti.
Per ore i dipendenti della Provincia sono rimasti fuori dalla sede. Nessuno doveva e poteva accadervi. Solo uomini in divisa che hanno perquisito il palazzo e in particolare gli uffici del direttore Specchio e dei suoi collaboratori. Sono stati portati via computer, documenti, faldoni e – è stato riferito – anche documenti personali dell’ingegnere. Forse matrici di assegni. La presenza dei carabinieri, della polizia e della finanza, comunque, ha impressionato tutti, e ora ci sono due timori: dover testimoniare, essere interrogati, e non poter più svolgere il proprio lavoro, perchè mancando il direttore, manca anche il titolare di molti riferimenti e responsabilità. L’amministrazione Del Corvo provvederà sicuramente con sollecitudine a ripristinare la regolarità, ma va ricordato che molti lavoratori vivono da tempo giorni di ansia e preoccupazione anche per le vicende del concorsone (che non ha certo risolto i problemi per tante persone) e per l’imminente scadenza dei contratti di precariato. Gli ultimi sviluppi giudiziari non rasserenano nessuno. Tanto meno chi già prima non poteva esserlo. E’ nei momenti difficili per tante persone che la politica e le istituzioni debbono infondere sicurezza e conforto, percorrendo le strade giuste rapidamente. Ci si augura, nel mondo dei lavoratori provinciali, che avvenga proprio questo.
(ALTRI SERVIZI E NOTIZIE SULL’ARGOMENTO CLICCANDO IN ‘CERCA SUL SITO’ SU “ARRESTI PROVINCIA”)


03 Dicembre 2012

Categoria : Cronaca
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