Inchiesta: queste le scuole nel mirino


L’Aquila – Le scuole finite sotto la lente di ingrandimento da parte della magistratura aquilana sono: il Liceo scientifico “Vitruvio Pollione”, il Liceo classico “Alessandro Torlonia”, l’Istituto d’arte “Vincenzo Bellisario”, L’Ipsaa “A. Serpieri”, L’Itc “Galileo Galilei”, il Liceo pedagogico “benedetto Croce”, tutti di Avezzano, l’Itc/Itg “A De Nino”, L’istituto d’arte “G. Mazara”, il Liceo socio pedagogico e delle scienze sociali “G.B. Vico”, il Liceo scientifico “E. Fermi” ed infine ilcentro provinciale formazione professionale, questi ultimi di Suloma. Interventi per la ricostruzione e ripristino della funzionalita’ quantificati in 30 milioni di euro circa. Nell’ambito dell’attivita’ investigativa e’ stato accertato come la Provincia dell’Aquila, quale Ente attuatore all’affidamento dei lavori aveva predisposto dei verbali “di somma urgenza”, per l’esecuzione di ulteriori opere di adeguametno sismico in nuovi locali provvisori che avrebbero dovuto ospitare gli alunni degli istituti interessati ai lavori. Interventi che nel Comune di Avezzano si aggiravano in oltre 4 milioni di euro, nonostante i presidi degli istituti interessati e altri soggetti istituzionali avevano individuato soluzioni alternative non onerose. Principio di razionalizzazione che sarebbe stato osservato per gli istituti di Sulmona. Altra contestazione sollevata dagli investigatori l’erogazione di un milione di euro circa per il pagamento dei fitti di locazione dei locali che hanno ospitato gli alunni degli istituti oggetto degli interventi. Per gli investigatori “non era possibile adottare la procedura della “somma urgenza”, basata tra l’altro da falsi verbali, procedura che tra l’altro con contempla la sistemazione provvisoria (cosiddetta ospitalita’) degli studenti. Per il Pollione poi, era stata adottata la decisione di demolire parte dell’edificio e ricostruirlo ex novo, mentre la restante parte, era stata adeguata dal punto di vista sismico. Per la sistemazione provvisoria degli studenti – si legge nell’ordinanza – veniva allestito un campo di moduli prefabbricati provvisori, che ospitavano 62 aule per un totale di 1.500 studenti, sull’area retrostante l’edificio scolastico dell’Itis Maiorana. Una decisione che ha determinato per la Provincia un importante onere finanziario poiche’ per i soli lavori di sistemazione dell’area per la sistemazione dei mouli provvisori, la spesa quantificata era stata di 600 mila euro circa. A tale somma – prosegue l’ordinanza – andava aggiunta quella derivante dalla spesa per il noleggio dei moduli pari a 160 mila euro circa e le spese di locazione degli uffici di presidenza e amministrativi, ospitati presso i locali della parrochhia “Madonna del Passo” per un canone pari a 5 mila euro per il solo periodo 19 settembre 2011, 31 luglio 2012″.


03 Dicembre 2012

Categoria : Cronaca
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