Requisiti per le case, esistono priorità?
L’Aquila – Dalla signora R. (identità a noi nota) riceviamo: “I requisiti per l’assegnazione delle case sono stati modificati, rispetto a quelli proposti dal comune prima della scadenza del censimento, inserendo fra le priorità chi ha vissuto in tenda. E’ scomparsa inoltre la priorità per chi ha la residenza a L’Aquila da più di 10 anni. Quindi, se uno più uno fa due, i primi che avranno il diritto a vivere a L’Aquila saranno i “non Aquilani”. Di solito le buone regole prevedono che prima si stabiliscono i criteri e poi si verificano le richieste e non viceversa. E’ come se in un concorso pubblico si dessero dei punteggi solo dopo aver aperto le buste dei candidati.
Chi è rimasto in tenda lo ha fatto per scelta personale, ognuno con le proprie motivazioni. In realtà chi ha scelto l’autonoma sistemazione (CAS) è stato costretto a viaggiare tutti i giorni per raggiungere L’Aquila e a vivere magari in casa di parenti o amici con mille difficoltà. Perché chi è stato nelle tendopoli ha acquistato questo diritto di precedenza?”.
(Ndr) – In realtà che esista un diritto di precedenza nelle assegnazioni per chi ha vissuto nelle tendopoli (anche molti aquilani, oltre ai non aquilani) non risulta scritto da nessuna parte. Sui criteri di assegnazione delle case antisismiche dovrebbe essere fatta chiarezza nei prossimi giorni, così almeno viene assicurato.
Per il momento a coloro che lasciano le tendopoli sono state assegnate destinazioni in alberghi (in minima parte anche contestate) e in autonome sistemazioni. Nessuna casa antisismica risulta ancora utilizzata. Staremo a vedere, certamente non in posizione di silenziosa acquiescenza: aspettiamo solo che si faccia chiarezza e si conoscano le regole, che debbono essere chiare, ferme e uguali per tutti. Così, almeno, ci auguriamo.
Non c'è ancora nessun commento.