UGL: tasse, riduzione scelta assennata – Di Cesare: “Solo una non scelta di Chiodi”


L’Aquila – (di Piero Peretti, segretario generale sindacato UGL) – (Foto: Di Cesare -a sinistra – e Peretti) – L’accordo raggiunto ieri sera in sede di riunione straordinaria della Consulta del Patto per lo sviluppo, rappresenta una sintesi concreta e responsabile di tutte le proposte portate sul tavolo.
La Consulta ha trovato ampissima convergenza sulla proposta che prevede la riduzione fiscale di IRPEF ed IRAP con particolare attenzione nei confronti delle famiglie e dei pensionati. Dei 40 milioni disponibili, il 55% e’ destinato alla riduzione dell’addizionale Irpef ed il 45% a quella dell’addizionale Irap.
Il processo di riduzione delle tasse, però, non deve considerarsi concluso ma dovrà continuare anche nei prossimi anni considerato che le risorse disponibili tenderanno ad aumentare grazie all’alleggerimento delle cartolarizzazioni. A fronte dei 40 milioni a disposizione per gli anni 2012,2013 e 2014, ci saranno 60 milioni per il 2015 ed 81 milioni per il 2016.
Questa è la vera sfida: procedere in una programmazione pluriennale che preveda la costante e crescente riduzione delle addizionali regionali. Ora la parola passa al Consiglio Regionale che, ce lo auguriamo vivamente, dovrò mostrare la stessa responsabilità e concretezza mostrata dalla Consulta del Patto.

CRITICA LA CGIL – Pescara – (di Gianni Di Cesare, segretario CGIL) – Circa le modalità decise per ridurre le addizionali regionali Iperf e Irap, il presidente Chiodi e la giunta regionale dopo mesi di confronto non hanno presentato al tavolo del Patto per lo sviluppo una propria proposta di indirizzo precisa e definita, rifiutando il compito e l’onere di scegliere responsabilmente a vantaggio dell’intera comunità abruzzese. Il presidente Chiodi inoltre, nel corso dell’incontro, non ha svolto nessun ruolo di mediazione politica ma si è accontentato di svolgere un ruolo di mediazione ragionieristica, destinando i 40 milioni disponibili per il 55% alla riduzione Irpef e per il 45% a quella dell’Irap.
La Cgil, dopo aver ribadito la sua posizione contraria, ha aggiunto tuttavia una proposta di mediazione con la quale ha chiesto di ridurre l’Irpef dello 0,38% (nella prima fascia di reddito fino a 15mila euro) e conseguentemente l’Irap solo per lo 0,12%. La Cgil aveva inteso con questa scelta dare un segnale chiaro di attenzione verso quel vasto mondo del lavoro (cassintegrati, lavoratori in mobilità, precari, giovani, lavoratori a basso reddito, pensionati) e quei cittadini che sono già costretti a pagare i ticket sanitari. La nostra proposta è stata respinta perché le parti padronali, con la protervia loro tipica, hanno impedito di svolgere qualsiasi confronto serio, spalleggiati dalle non scelte del presidente Chiodi.
La decisione conclusiva presa dal tavolo del Patto per lo sviluppo senza la firma della Cgil è che avremo una riduzione dell’Irap pari allo 0,32%, (dati documento Masci) mentre sarà dello 0,21% per l’Irpef fino a 15mila euro e dello 0,10% da 15 a 28 mila euro. Poche briciole distribuite a pioggia dunque, mentre sarebbe stato necessario concentrare le scarse risorse disponibili sul taglio dell’Irpef. La Cgil infine seguiterà la sua iniziativa di mobilitazione e di confronto, a partire dagli incontri che richiederemo alla commissione consiliare regionale competente e ai capigruppo regionali fin dai prossimi giorni”.


01 Dicembre 2012

Categoria : Economia
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