ARPA licenzia lavoratori ma fa nomine
Pescara – I sindacati regionali Filt Cgil – Fit Cisl – Uiltrasporti – Faisa Cisal – Ugl Trasporti rivelano in un loro documento che “si licenziano 7 lavoratori e si nomina un nuovo componente del consiglio di amministrazione Arpa, società regionale di trasporti”. Peccato – dice la nota dei sindacati – che le organizzazioni sindacali non dispongano di altre “armi” ad eccezione della semplice denuncia all’opinione pubblica rispetto ai misfatti che accadono dentro alcune aziende di trasporto penalizzate dall’ingerenza di una politica esercizio di politicanti e non di politici. E tali misfatti sono spesso alla base delle azioni di lotta che le organizzazioni di categoria sono costrette ad adottare con danni per l’utenza e costi per i lavoratori del settore.
IL VIRTUOSISMO DI ARPA? ECCO UN NUOVO CONSIGLIERE PER IL CDA – Nel bel mezzo di una schizofrenica gestione della riforma del settore dei trasporti (seconda voce del bilancio regionale), i rappresentanti della politica domani procederanno ad una inutile nomina di un ulteriore componente il consiglio di amministrazione di Arpa spa, operando così l’ennesima distribuzione di poltrone e di stipendi tra le correnti della maggioranza di governo. Una bella contraddizione per una giunta regionale che per due anni, in tutte le occasioni utili, ha elargito sermoni di auto celebrazione proprio per non aver sostituito un consigliere eletto in consiglio regionale.
Ribadiamo: COMPLIMENTI VIVISSIMI PRESIDENTE CHIODI PER LA SUA ESTREMA COERENZA! Spesso ha parlato di meriti e di stipendificio: aveva senz’altro ragione!!
INTANTO LA STESSA ARPA FORMALIZZA IL LICENZIAMENTO DI 7 AUTISTI – Nello stesso contesto il Presidente di Arpa, nella giornata di ieri ha ufficializzato formalmente il licenziamento di 7 lavoratori della Cerella Spa (azienda controllata Arpa) affermando che non ci sono risorse (ne volontà ) per trovare soluzioni all’occupazione di sette padri di famiglia che perderanno il posto di lavoro dal 1 gennaio p.v.. Rispetto a questo modo di interpretare la gestione della cosa pubblica si resta esterrefatti.
NON SIAMO PIU’ DISPONIBILI AD ASPETTARE E A SOPPORTARE – Di fronte a quest’ennesima dimostrazione di sperpero di risorse pubbliche che farà lievitare ancora di più la distanza ed lo sdegno dei cittadini verso la politica, diciamo con forza che noi non ci staremo. Il tempo è scaduto per tutti. Apriremo contro la Regione Abruzzo e, con effetto immediato, la seconda fase delle procedure di raffreddamento e conciliazione e davanti al Prefetto rappresenteremo con determinazione quanto sta accadendo e la necessità di procedere celermente verso la riforma del settore indicando i nostri obiettivi prioritari e che sono:
1. Eliminazione dei costi ingenti della politica presenti nelle aziende di tpl
2. Immediata fusione delle aziende regionali
3. Costituzione del bacino unico regionale da mettere a gara”.
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