UIL, attuare la riduzione delle tasse
Pescara – (di Roberto Campo, UIL Abruzzo) – Sale la marea della campagna elettorale e fa vittime, come la delega fiscale del Governo Nazionale, che il Parlamento ha inopinatamente rinviato in commissione, con il rischio elevato che non si faccia più in tempo ad approvarla. In Abruzzo, dobbiamo invece portare a termine nel migliore dei modi la prima operazione di riduzione delle tasse regionali. Un appuntamento importante è la convocazione della sessione straordinaria della Consulta del Patto per lo Sviluppo per venerdì 30 novembre 2012.
Le parti sociali rappresentative del Lavoro e dell’Impresa sono chiamate a un lavoro di convergenza che tenga conto delle diverse istanze da cui si è partiti e punti a una sintesi condivisa.
Secondo la Uil Abruzzo, va evitata una rappresentazione sbagliata che dipinge l’IRPEF come di solo interesse sociale e l’IRAP di interesse economico: sia la riduzione dell’IRPEF sia quella dell’IRAP hanno valore economico, una per i consumi e l’altra per i margini di redditività delle imprese. Abbiamo già convenuto che le maggiorazioni di IRPEF ed IRAP scattate a copertura dell’extra-deficit sanitario andranno entrambe, a regime, integralmente restituite ai cittadini e alle imprese. Si può ora convenire che la restituzione cominci da subito e in misura significativa per entrambe, addizionale regionale IRPEF ed IRAP.
Una ragionevole mediazione che tenga conto della situazione economico-sociale regionale può essere trovata utilizzando la quota più rilevante delle risorse disponibili per una prima riduzione del prelievo sui due scaglioni di reddito dell’addizionale regionale IRPEF che raggruppano più cittadini, quello fino a 15.000 € e quello fino a 28.000 €, con l’obiettivo di dare risposte alle fasce basse e medio-basse di reddito, considerando che la crisi sta colpendo i più deboli, su cui va concentrato lo sforzo maggiore, ma anche il ceto medio. Cominciare a ridurre l’addizionale regionale IRPEF in favore dei redditi bassi e medio-bassi è importante sia perché si tratta di una tassa universale, che pagano tutti i cittadini, cui è ora di dare un segnale di inversione di tendenza, sia perché la crisi in atto è soprattutto caratterizzata dal calo dei consumi delle famiglie, come ha confermato anche l’aggiornamento congiunturale sull’economia dell’Abruzzo presentato giorni fa da Banca d’Italia. Una seconda quota delle risorse disponibili, rilevante sia pure inferiore alla prima, va mirata sull’impresa, cominciando ad abbassare l’IRAP, il cui peso eccessivo scoraggia l’occupazione.
Al Presidente Chiodi chiediamo di verificare se sia possibile rendere più corposa la parte della leva fiscale che si può restituire da subito a cittadini ed imprese, per fare il massimo del possibile.
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