Micron, via 700 lavoratori – L’annuncio durante l’incontro al Ministero dello sviluppo
Avezzano – (ore 12,55) – LOLLI E D’AMICO: “LA REGIONE CLAMOROSAMENTE ASSENTE” – I segnali c’erano tutti e da diversi mesi, e la batosta è puntualmente arrivata: la Micron, industria-pilastro dell’economia non solo nella Marsica, puntava a ridurre il personale, prima parlando di possibile vendita del sito abruzzese, poi confermando la crisi di mercato ed evidentemente già progettando forti riduzioni di personale. Il mercato non assorbe più il prodotto dell’azienda, sensori di immagine, le cui caratteristiche sono del resto superate da tecnologie più innovative studiate, in altri siti produttivi, dalla stessa Micron e da altri gruppi industriali.
Questa mattina a Roma, nel corso di un in contro al Ministero dello sviluppo economico, il direttore della Micron Riccardo Martorelli, foto, avrebbe ammesso che l’azienda si accinge a tagliare 700 posti di lavoro sui 1600 dello stabilimento marsicano. Il dato è stato comunicato durante il confronto al Ministero.
Per il momento le notizie sono ancora ufficiose, giunte da Roma, per telefono, da alcuni sindaci e sindacalisti che partecipano all’incontro, in una delegazione guidata dal sindaco di Avezzano Gianni Di Pangrazio, presenti politici e il presidente della Provincia Antonio Del Corvo. Immediata la reazione nella Marsica, dove alcuni lavoratori hanno deciso di attuare manifestazioni di protesta nei pressi del municipio di Avezzano.
Il taglio, se sarà confermato, colpirà duramente Avezzano, l’intera Marsica, ma anche il resto dell’Abruzzo. La Micron infatti dà lavoro ad almeno 300 persone residenti a L’Aquila e nell’Aquilano, e ad almeno 200 residenti a Sulmoina e in Valle Peligna. L’azienda sotto il profilo occupazionale è da considerarsi struttura territoriale e non solo marsicana. Un allarme occupazionale dunque, che avrà pesantissime ripercussioni in tessuti sociali già fortemente provati o compromessi, come quello aquilano, dove negli ultimi giorni la maggior parte dei precari hanno visto vaporizzarsi le loro aspirazioni ad un lavoro mediante il cosiddetto concorsone.
DI PANGRAZIO – «Esprimo solidarietà e vicinanza ai lavoratori della Micron, coinvolti in questa difficile vertenza. A tal proposito auspico una forte e costante presenza del Governo nazionale e regionale a favore del territorio marsicano con l’obiettivo di tutelare i livelli occupazionali. La Micron – scrive il consigliere regionale Giuseppe Di Pangrazio – rappresenta una realtà produttiva di primaria importanza per l’Abruzzo».
LOLLI – “Nell’incontro avvenuto oggi – scrive l’on. Giovanni Lolli – alla presenza del sottosegretario De Vincenti sono state confermate purtroppo le pessime notizie, che già da tempo conoscevamo, sulla Micron. stabilimento di Avezzano, che è la più grande azienda della provincia dell’Aquila e che rappresenta il volano essenziale e la risorsa più consistente nell’economia della Marsica con ricadute importantissime in un’area molto più vasta della Marsica stessa, è in questo momento avviato ad un futuro assai incerto. Grazie all’iniziativa dei lavoratori e dei sindacati e grazie alla determinazione e alla sensibilità del Sindaco di Avezzano, che si è messo alla testa di uno schieramento ampio e unitario, abbiamo ottenuto che il Governo fosse investito di un problema che non può essere un problema ne marsicano, ne della Provincia dell’Aquila e neanche regionale ma rappresenta una grande questione nazionale
Nella riunione di oggi è stato indicato un percorso che deve portare all’individuazione di nuovi partners e di un nuovo progetto industriale Si tratta di un percorso non facile durante il quale la Micron è chiamata ad assumersi fino in fondo tutte le sue responsabilità , un percorso che deve essere seguito direttamente dal Governo ma che potrà camminare solo se la mobilitazione unitaria, democratica e civile dei lavoratori e dell’intera popolazione della Provincia dell’Aquila farà sentire la sua voce con una determinazione adeguata alla dimensione del problema e del dramma che si potrebbe verificare
Dobbiamo metterci tutti a disposizione del Sindaco di Avezzano e delle organizzazioni sindacali per partecipare direttamente alle forme di mobilitazione che verranno indicate, spero che anche la Regione, oggi clamorosamente assente all’incontro di Roma, possa immediatamente assumere il ruolo e la responsabilità che gli competono”.
D’AMICO – Indignato il Vicepresidente del Consiglio Regionale Giovanni D’Amico per l’assenza del Presidente Chiodi al tavolo Micron convocato per oggi a Roma. “E’ una vergogna inaccettabile che malgrado le sollecitazioni urgenti che ho più volte rivolto al Presidente Chiodi ed al Vice Presidente ,nonché assessore all’industria ,Castiglione , dal momento in cui si è preannunciata la dismissione dello Stabilimento Micron di Avezzano e malgrado la risoluzione unanime del Consiglio regionale di ieri, l tavolo convocato oggi presso il Ministero dell’Economia fossero assenti il Presidente Chiodi e la sua Giunta regionale. E’ una vergogna inaccettabile che questo governo regionale non abbia mosso un dito per attivare il Governo nazionale al fine di salvaguardare uno stabilimento rilevante in assoluto per l’economia e per le esportazioni di tecnologia avanzata dell’Abruzzo e dell’Italia E’ evidente che un tale atteggiamento mette in una sorta di liquefazione l’istituzione della nostra Regione, alla faccia delle ipocrisie del presunto risanamento e al destino di 700 lavoratori in esubero, e rende ridicolo l’attuale governo regionale . Con quale faccia potremo guardare i lavoratori ed i giovani per questa nostra assoluta assenza ed insignificanza istituzionale , ce lo dovrà spiegare prima o poi il Presidente Chiodi.”
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