Regione, a quando l’equità fiscale?
L’Aquila – Riceviamo: “Rivolgendosi all’assessore al Bilancio con una interpellanza dedicata all’equità fiscale, il Consigliere regionale Gino Milano, durante i lavori consiliari di oggi ha chiesto se e quando la Giunta intenda ridurre l’addizionale regionale per i cittadini abruzzesi e se a tal fine introdurrà meccanismi progressivi di rimodulazione dell’imposta al fine di avvantaggiare le fasce maggiormente esposte ai rigori della crisi economica. Il Capogruppo Api in Consiglio ha argomentato le richieste osservando che l’addizionale regionale Irpef in Abruzzo – passata dall’1,4 all’1,73 – colpisce prevalentemente i lavoratori a cui si applica il sostituto d’imposta e che, in assenza di progressività , tanto più cresce il peso del fisco locale rispetto a quello nazionale tanto più la tassazione si allontana da quel carattere di progressività previsto dalla Costituzione (art. 53, II comma). Tale situazione di iniquità fiscale – ha precisato Milano – è da rimuovere al più presto poiché il 2012 ha confermato per l’Abruzzo un’accentuazione della disoccupazione e dell’insicurezza dell’occupazione, combinatesi con una crescente riduzione della produzione industriale e del Pil. L’Assessore al Bilancio – condividendo l’analisi dell’interpellante – ha spiegato che grazie agli esiti positivi del Tavolo di monitoraggio, si libereranno risorse per 40 milioni di euro (la differenza tra i 140 milioni di euro di fiscalità aggiuntiva ed i 98 milioni di euro di debiti legati alle cartolarizzazioni), che andranno in favore dei cittadini abruzzesi. La prospettiva del Consigliere Milano – ha ammesso l’Assessore – risulta pertanto corretta, poiché la somma di 40 milioni di euro, pari al 30 per cento dell’intero prelievo fiscale della Regione, dovrà essere destinata ad alleggerire la pressione della fiscalità regionale assumendo il criterio della progressività , e quindi incidendo maggiormente sugli scaglioni più bassi (fino a 15.000 € e fino a 28.000 €).
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