Come i rapaci scacceranno gli storni – E’ viva l’antica arte dell’Imperatore


L’Aquila – INTERVISTA AD UN MAESTRO DELLA FALCONERIA – COSI’ TERAMO SARA’ LIBERATA DAGLI… OSPITI SPORCACCIONI – Comincia oggi la singolare operazione di “pulizia” degli stormi di storni che infastidiscono la città e i dintorni, muovendosi a migliaia in formazione compatte e… micidiali per le loro deiezioni che imbrattano tutto. Pubblichiamo un’intervista a Giovanni Granati, dei Falconieri aquilani, chiamati a intervenire. Ricordando che ai rapaci e ai falchi dedicò la sua ricerca e la sua passione persino il grande imperatore Federico II di Svevia, al quale L’Aquila (e altri luoghi d’Abruzzo) è storicamente connessa, il cui trattato è un testo fondamentale ancora oggi.
1. Giovanni Granati, tra passione, arte e lavoro. cos’è per lei la falconeria?
—La falconeria per me è una vera è propria emozione….ogni giorno, ogni momento condiviso con i miei animali mi regala gioie e dolori che solo io posso pienamente comprendere. un mondo tutto mio dove i protagonisti sono i miei amici rapaci, addestrati tutti i giorni scrupolosamente; essi hanno un’anima e un carattere proprio….possono in qualunque momento decidere di interrompere il rapporto che li unisce a me, in quanto il loro volo viene fatto in maniera del tutto libera. con i rapaci non si lavora in gabbia come tante altre arti, e vi posso assicurare che se un falco decide di tornare in natura, con le sue potenzialità di volo, può addirittura decidere di cambiare continente. da anni pratico questa arte sperimentando l’addestramento di varie specie tra cui aquile, falchi, poiane, gufi…sono l’unico in italia ad aver proposto il rapporto cavallo, lupo c, aquila, uomo dove quest’ultimo cerca di far collaborare fra loro 3 tipologie di animali con caratteri completamente differenti, nonchè uno dei primi ad aver mostrato il volo libero di più rapaci simultaneamente in branco.

2. Sappiamo che il comune di Teramo in collaborazione con la provincia l’ha contattata per risolvere il problema degli storni all’interno del centro che ormai da tempo crea enormi disagi ai cittadini. In che cosa consiste il bird control?
—Il bird control ovvero l’allontanamento specie volatili nocive da parte dei rapaci addestrati e utilizzati in falconeria, è una pratica che ormai trova notevoli applicazioni nella società moderna in vari campi d’azione. si può dire che questa pratica sia l’evoluzione dell’antica arte di addestrare gli uccelli rapaci, o per meglio dire “falconeria” , che ha trovato la sua massima espansione in Europa nel basso medioevo grazie all’imperatore Federico Ii di svevia. nel tempo la visione della falconeria si è andata via via sempre più a modificare fino ad arrivare a i tempi nostri, dove ormai i veri falconieri che praticano caccia con il falco sono veramente rari, date le più moderne metodologie di caccia sicuramente più efficenti. quindi l’antica arte, si è dovuta adattare ai nuovi sistemi sociali, aprendo nuove porte a diverse tipologie e visioni della falconieria, chiamate anche falconeria alternativa. tra le varie tipologie quindi, quello che sicuramente svolge un ruolo fondamentale e di importanza maggiore a livello sociale è il bird control. il principio base sul quale si fonda il controllo dei nocivi tramite rapaci addestrati è la paura istintiva, immediata, genetica, che numerose specie di uccelli tra cui piccioni, cornacchie, storni, gabbiani ecc… hanno quando vedono, anche a distanza, la sagoma di un rapace. questo principio lo colloca al primo posto dei mezzi deterrenti per combattere i nocivi (ultrasuoni, scoppi ecc) con una percentuale di riuscita dell’intervento che si aggira intorno al 84% in quanto quando sul posto è presente un predatore vero, le specie da preda hanno una paura istintiva, innata che riescono a percepire attraverso parametri ancora sconosciuti all’uomo e che quindi non possono essere riprodotti o simulati attraverso altre tecniche. i campi di applicazione del bird control possono essere diversi tra cui aeroporti, discariche, centri urbano, capannoni e locali chiusi, coltivazioni, allevamenti ecc.. l’uccisione delle prede non è presupposto principale. il falconiere attraverso i suoi rapaci mira ad allontanare i nocivi.

3 Come si applicherà l’intervento?
—L’intervento avrà inizio dal 26 novembre e si protrarrà per tutto il mese di dicembre. si faranno delle azioni mirate per tutto il centro in particolare la zona limitrofa a piazza garibaldi cioè quella zona che attualmente risulta essere maggiormente infestata. farò volare diversi animali specializzati a voli in quota e non. le poiane di harris daranno disturbo a tutti gli storni presenti sopra gli alberi mentre per quelli in volo verranno utilizzati i falconi in particolare il falco gyr- pellegrino , il falco sacro e il lanario. L’aquila servirà per spaventare ulteriormente gli storni da terra

4 Come si gestiscono questi animali e cosa si prova a condividere un intera vita con loro?
—La gestione di questi animali è continua e molto complicata; ed è questo il motivo per cui esistono pochissimi falconieri che fanno quest’arte per lavoro a tempo pieno e con diverse tipologie di rapaci in addestramento. non ci si può permettere di stare lontano per più giorni o di tenerli chiusi in gabbia per lunghi periodi. per volare in libertà hanno bisogno di sedute di addestramento continue; per non avere problemi di salute, di cure e attenzioni scrupolose. avere un rapace non è come avere un cane da compagnia. bisogna essere preparati ed avere una profonda conoscenza della natura e dell’animale che si ha tra le mani. solo così si potrà raggiungere un rapporto tale che non può essere spiegato in poche righe. la vita con loro è una vita naturale, genuina e semplice, ricca di cose che agli occhi degli altri possono apparire piccole ma che in realtà….l’unico modo per comprenderle è viverle direttamente e in completa solitaria.

5 Oltre a fare il falconiere, sappiamo che sei anche uno scrittore e un musicista. possiamo trovare una connesione tra queste diverse arti?
—Da quando ho incominciato a praticare la falconeria a tempo pieno, mi sono dedicato anche a scrivere musiche per pianoforte e libri, trovando spunto dai voli sinuosi dei miei nobili amici, per scrivere brani e favole capaci di far sognare i lettori-uditori. Da poco è uscito il mio ultimo libro ” i nostri amici animali” di rupe mutevole edizioni; una raccolta di favole che vede come protagonisti gli animali di specie autoctona locale. tra gli animali che spiccano possiamo trovare il lupo, l’aquila, l’orso il cinghiale e tanti altri; un modo carino per far conoscere la fauna locale ai più piccoli e non solo…il libro oltre alle favole, è seguito da spiegazioni scientifiche su ogni specie trattata molto interessanti anche per gli adulti


26 Novembre 2012

Categoria : Cronaca
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