Scusi sindaco, la spesa la faccio o no?


L’Aquila – Centro storico chiuso o aperto? E’ una novità sconvolgente che i puntellamenti dopo quasi 4 anni minaccino di cedere? I rifornimenti per gli acquisti natalizi i commercianti del centro debbono farli, o no? Domande appese, inquietudini, incertezze e soprattutto prospettive immediate del tutto nere. Senza chiarezza e senza piani validi. Sono le angustie dei commercianti aquilani che, in qualche decina, avevano accettato l’invito di rianimare il centro, di recente nuovamente sbarrato e poi in parte riaperto dopo qualche giorno, tra polemiche, dichiarazioni inutili, rivelazioni di documenti che ne attestavano la pericolosità, contrasti tra opinioni del tutto antitetiche. La massima confusione, mentre oltre ai puntelli, scricchiolano paurosamente anche le strutture economiche cittadine.
Se i cittadini assistono alla sceneggiata completamente sbalorditi da tanta improntitudine, il commercio è ansimante, o morente, o in gran parte già alle corde.
In questo clima questa mattina c’è stata una manifestazione dei commercianti del centro (peraltro non annunciata, non sostenuta dai cittadini perchè nessuno ne era stato informato prima) davanti e oltre le transenne. C’è, infatti, chi ha deciso di riaprire il negozio, c’è chi ha studiato tortuosi percorsi alternativi tra transenne e divieti, per poter essere raggiunto dai clienti nonostante le nebbie delle recenti, contrastanti disposizioni. In sostanza, nessuno sa cosa fare, soprattutto nei palazzi del potere. Due cose sono certe. Che il centro fosse pericoloso, senza vie di fuga, sicuramente a rischio per una folla da movida in caso di scosse, era ben noto, anzi palmare ed evidente. Quindi scoprirlo adesso è ridicolo.
La seconda certezza, scritta anche su studi e relazioni tecniche come sempre ignorati, riguarda i puntellamenti. Hanno una durata, una vita, e dopo oltre tre anni e mezzo sono insicuri, degradati, qualche volta anche a vista. Dunque, cadere dalle nuvole dopo avere ignorato alla grande il problema, è il solito colpo di scena scritto con l’inchiostro dell’ipocrisia. Cosa debbono fare a questo punto i commercianti che avevano riaperto in centro? Chi rimborserà loro spese sostenute e fitti pagati? Cosa faranno quando, prima o poi, compariranno i cantieri della ricostruzione?
Per Piero Peretti, segretario regionale del sindacato UGL, inrervistato oggi dal TG3, “prima” tutte le colpe erano del commissario Chiodi. Ora a chi dobbiamo addossarle? “Il Ministro Barca – dice Peretti – faccia magari qualche visita di meno, e qualcosa di utile di più, anche in vista delle pesanti scadenze del mese di dicembre”. Anche Peretti ammette che la diatriba sui puntellamenti è semplicemente ridicola: che avessero una durata limitata nel tempo era ben noto, era scontato: lo sapevano tutti. Ma il problema scoppia solo adesso.


24 Novembre 2012

Categoria : Cronaca
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