GdF, sequestri in frode fiscale


Pescara – Quattro società e relative quote societarie, un immobile ed una decina di conti correnti per la complessiva somma di € 422.000 circa: è quanto hanno assicurato allo Stato i finanzieri del Comando Provinciale. A tanto ammonta il valore dei sequestri preventivi finalizzati alla confisca per equivalente a fronte di una frode fiscale svelata dalle Fiamme Gialle della Tenenza di Popoli a seguito di una verifica fiscale condotta nei confronti di una società con sede in Bussi sul Tirino e specializzata nella fabbricazione di cisterne, serbatoi e contenitori in metallo. La misura ablativa è stata disposta dal Gip del Tribunale di Pescara che ha accolto le richieste formulate dalla locale Procura della Repubblica.
Le Fiamme Gialle nel corso di una più ampia attività di polizia economico finanziaria hanno scoperto che la società, da oltre cinque anni, non provvedeva al versamento delle imposte dovute per un ammontare complessivo di oltre 5 milioni di euro e che dietro l’amministratore si celava, di fatto, un soggetto già colpito da pregressa sentenza di fallimento, vero dominus ed amministratore della società.
Le indagini hanno altresì svelato un complesso progetto evasivo posto in essere attraverso la costituzione di società di comodo, un circuito di false fatture per ingenti costi, il reinvestimento degli utili a meri prestanomi ed il fallimento finale delle società interessate.
Il sequestro delle quote societarie (per un valore totale di € 141.200,00) ha interessato nr. 4 realtà aziendali tutte risultate nelle disponibilità dei due principali indagati, ubicate in Bussi sul Tirino (PE), Capestrano (AQ) e L’Aquila ma aventi sedi operative nella sola provincia di Pescara.
Al vertice delle stesse, per garantire la continuità delle commesse e la salvaguardia dei posti di lavoro, il Tribunale ha nominato di un amministratore giudiziario.
Si è così impedito, da una parte la continuazione dell’illecito comportamento e, dall’altra non solo garantito il fisco per le imposte evase (anche grazie all’applicazione della norma introdotta dalla “legge finanziaria 2008” che estende ai reati fiscali, la cd. “confisca per equivalente”, sul profitto del reato e, cioè, l’imposta evasa ed illecitamente “risparmiata” perché non versata nelle casse dello Stato) ma anche consentito all’azienda di continuare “a lavorare” sotto la vigilanza di un amministratore giudiziario mantenendo, così, i posti di lavoro.
L’operazione condotta dalle Fiamme Gialle pescaresi non è che l’ultima di una serie di sequestri “per equivalente” che i reparti del Comando Provinciale hanno effettuato in tutta la provincia per un valore complessivo di € 18.000.000,00 circa di disponibilità finanziarie, di ben 135 unità immobiliari ed 87 tra terreni e mobili registrati.
Insomma, una costante azione tesa ad arginare gli illeciti economici e finanziari ed una sorta di “barriera di protezione” a tutela di coloro che rispettano le regole e che, pur con sacrifici e difficoltà, continuano a contribuire al sostegno e alla crescita del Paese.


23 Novembre 2012

Categoria : Cronaca
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