Coca Cola, secondo giorno di sciopero


Oricola – Anche i ricchi piangono? Pare che il banale modo di dire abbia una vistosa conferma a Oricola, dove da anni opera uno stabilimento della Coca Cola, bevanda trangugiata a ettolitri in tutto il mondo, ma ugualmente bisognosa di sforbiciare i propri organici, almeno a suo dire. Bicchieri vuoti, quindi?
Lo conferma un piano di riduzione del personale, in tutto 350 unità, 35 delle quali potrebbero perdere il lavoro nello stabilimento di Oricola, una delle certezze occupazionali della piana del Cavaliere. Almeno fino a ieri. I dipendenti dell’azienda hanno attuato oggi un secondo giorno di sciopero, e potrebbe non essere l’ultimo. La Coca Cola è una delle aziende “forti” dell’area industriale di Carsoli, fino ad oggi una delle più floride dell’Abruzzo. I sindacati richiamano l’attenzione delle istituzioni sulla crisi dell’azienda nel territorio abruzzese. Dicono che crisi autentica non è, ma solo un piano strategico del gruppo che intende rimescolare le carte presentando il conto ai lavoratori abruzzesi. Inaccettabile, secondo i sindacati. Ma la Coca Cola tace e non molla le forbici.


23 Novembre 2012

Categoria : Economia
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