Amianto e radon, allarmi inascoltati
L’Aquila – E’ di quasi un mese fa il primo allarme, sul nostro giornale, per il doppio rischio che si accentua sicuramente nel territorio aquilano in relazione ad amianto e radon, Da allora ad oggi il pericolo è stato percepito anche da altri, e ci sono varie iniziative. In realtà il primo a preoccuparsi del problema amianto nelle macerie e nelle demolizioni, politicamente, fu il consigliere comunale Vincenzo Vittorini (LCV) che assunse anche iniziative consiliari. Delle quali non si conoscono esiti. Vi furono risposte vaghe e generiche là per là , poi più nulla.
La verità , stando ai fatti noti, è che nessuno a L’Aquila e nel territorio del cratere si sta impegnando in qualche tipo di iniziativa che vada al di là di impegni e sfuggenti prese di posizione, mai tradotte in azioni.
Forse conviene tornare sull’argomento.
RADON – Il gas radioattivo che arriva in aria dal sottosuolo è di origine naturale e, in misura maggiore o minore secondo i suoli, è presente quasi ovunque. E’ micidiale per la salute umana, e in misura non rilevante si disperde nell’atmosfera. Il problema è sapere quanto ne proviene dal sottosuolo luogo per luogo, e magari casa per casa. Mai fatto nulla del genere, perchè il problema radon minaccia vari e consistenti interessi di progettisti e costruttori. Dunque, come per tanti altri rischi e soprattutto quello sismico, si sorvola, si tace, si fa finta di nulla. Questo l’andazzo generale. A L’Aquila, a causa dei terremoti, che peraltro continuano, potrebbe essere cambiato il “regime” naturale delle esalazioni. Potrebbero esservi delle diffierenze rispetto a prima del 2009. Sarebbe necessario verificare e accertare, o per lo meno affrontare l’argomento.
Non se n’è mai parlato e non se ne parla: come se il radon non esistesse. Probabilmente, molti ne hanno sentito parlare la prima volta a proposito degli studi e dei rilievi di Giampaolo Giuliani, che dedica la sua attenzione alle ipotetiche previsoni sismiche basate proprio sulle emanazioni di radon dal sottosuolo.
AMIANTO – L’amianto è presente nelle strutture edilizie (non sono capannoni, anche case) da sempre e in quantità rilevanti. Nell’eternit, lo si può vedere quasi ovunque, ancora oggi. E’ vietato e riconosciuto micidiale per la salute, ma c’è. Fino a quando resta, diciamo, imprigionato o non frammentato, è inerte. Nelle demolizioni, ovviamente, avviene la frammentazione, quindi si diffondono le particelle insalubri che provocano malattie dalla lunga incubazione. Le demolizioni sono in atto. Comprensibile che vi siano allarmi e preoccupazioni. Dovrebbero essercene anche in un’amministrazione che ha come sindaco un medico pneumologo. Ma, per il momento, si reclamano chiarezza e garanzie che a molti sembrano del tutto assenti. I cittadini pretendono dai sindaci garanzie sulla tutela della salute pubblica, che siano pneumologi o falegnami o sarti o chi sa cosa.
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