Transcom, ora è polemica verso l’UGL
L’Aquila – Il caso Transcom parrebbe avvicinarsi ad una soluzione, ma per il momento l’unico fatto concreto è che si è decisamente divaricato il fronte sindacale. Oggi la UIL scende in campo rivolgendosi all’UGL, come fa il segretario UIL Piero Francazio, e per i lavoratori assistere a polemiche tra sindacati significa tornare indietro negli anni. Scrive Francazio: “A seguito del comunicato stampa firmato a Roma e datato 11 settembre c.a. da Cgil, Cisl, Uil e da UGLNazionale, in cui è scritto che i lavoratori hanno dato, in occasione dell’assemblea del 10 settembre, mandato a tutte le organizzazioni sindacali (quindi anche a UGL), qualora Transcom non receda dalle proprie posizioni di assoluta chiusura, a verificare, attraverso canali ufficiali ed istituzionali, le intenzioni di altri soggetti industriali che sappiano dare precise garanzie sui livelli occupazionali ed il mantenimento delle attuali condizioni retributive, posizioni chiare e unitarie per tutte e 4 le oo.ss.
La volontà locale dell’UGL,invece, e stata quella di immediata dissociazione sostenendo pubblicamente che Cgil Cisl e Uil hanno agito in modo poco chiaro in stile carbonaro e scavalcando persino il Ministero ecc. ecc. il tutto in netta contraddizione,come si evince dal comunicato a firma di tutte e 4 le oo.ss, con la posizione Nazionale UGL che intendeva ed ha inteso l’accordo come alternativa valida.
Premesso che non abbiamo nessuna preclusione nei confronti di Ugl tlc dell’Aquila, ma questo atteggiamento locale ci sembra alquanto di contenuti strumentali e che la posizione Ugl tlc posta in essere localmente è in netto contrasto con volontà Nazionale, quest’ultima mossa come noi, dai reali interessi per lavoratori dell’Aquila posti in mobilità . Le cose vanno fatte alla luce del sole e non permetteremo a nessuno di giocare coi lavoratori”. (Nella foto: Il sindacalista Piero Francazio)
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