MPI su contratti di lavoro Co.Co.Pro.
L’Aquila – Il comitato provinciale aquilano del Movimento per l’Italia di Daniela Santanchè intende in una nota “sollevare un problema che coinvolge un numero elevato di lavoratori colpiti dal sisma del 6 Aprile”. “Per i lavoratori con contratto full o part time – dice il Movimento – residenti nei comuni del cratere, è stata prorogata la cassa integrazione fino a dicembre 2009, non si è tenuto conto però, della gestione delle assunzioni fatte dalle aziende aquilane che, per questioni fiscali, ove hanno potuto assumere con contratto di formazione (inserito nella cassa integrazione) lo hanno fatto, ove per limiti di età non era possibile, hanno sfruttato l’opportunità di assumere con “Contratti a Progetto” cosiddetti CO.CO.PRO. che il decreto emanato ha equiparato per gli emolumenti post terremoto agli artigiani e commercianti accreditando un una tantum di 800 euro per tre mesi. Probabilmente i lavoratori con contratto a progetto crediamo siano uguali a quelli con contratto a tempo indeterminato full o part time, per questo invitiamo il Comune di L’Aquila, la Provincia di L’Aquila, la Regione Abruzzo e lo stesso Governo a prendere in considerazione le migliaia di lavoratori CO.CO.PRO. che a causa dell’inagibilità delle aziende non possono lavorare ai quali, oltre il danno si è aggiunta anche la beffa di non poter godere degli stessi diritti dei colleghi cassintegrati. Ci terremmo a che la notizia da noi descritta venisse divulgata da tutti i media, non ci piace pensare che questi ultimi rincorrano solo i gossip delle veline piuttosto che quelli delle scaramucce politiche all’interno dei vari schieramenti; crediamo che sia più importante la possibilità di comprare un paio di scarpe ai nostri figli piuttosto che leggere notizie che non recano alcun beneficio a chi, senza tetto sbarca il lunario alaa meno peggio perché i soldi sono finiti”.
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