Un’immagine di ironia e dolore
L’Aquila – La foto può essere letta come un ricordo dei mesi convulsi e dolorosi del dopoterremoto. Fu scattata da Massimo L., 6/7 mesi dopo il sisma. La carriola si trovava in uno stabile di via Cadorna dove, in quei mesi, in tutto il quartiere di Cristo Re, vi era solo silenzio e desolazione. La carriola era nel corridoio esterno d’ingresso nello stabile dove, fra gli altri trovarono senza vita un ragazzo (studente universitario), abbracciato alla sua ragazza come a volerla proteggere dal crollo.
Rivederla oggi, dopo oltre 3 anni, dà più di allora una stretta al cuore. E’ un indelebile segno del dolore, ma anche della incrollabile ironia con cui alcuni hanno tentato di sopravvivere, di passare appresso senza dimenticare niente, nemmeno momenti e immagini che sono ormai storia della città , o di quel che ne resta, dopo un travaglio che ha lasciato il segno. La offriamo ai nostri lettori.
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