Bankitalia, economia debole in Abruzzo
Pescara – Nel primo semestre del 2012 l’attivita’ economica in Abruzzo si e’ ulteriormente indebolita, la fase congiunturale recessiva si e’ acuita. Lo dice Banca d’Italia, nell’aggiornamento congiunturale de “L’economia dell’Abruzzo”, presentato oggi a Pescara. Nel documento emerge che i livelli produttivi dell’industria manifatturiera si sono ridotti, riflettendo la contrazione della domanda, e la propensione a investire e’ rimasta modesta ed e’ stata registrata una contrazione della capacita’ produttiva tecnica. Le esportazioni regionali sono diminuite in valore, risentendo in particolare del calo nel settore dei mezzo di trasporto. Nel comparto del made in Italy l’export ha continuato a ristagnare. Nel settore delle costruzioni la contrazione dei livelli produttivi e’ stata piu’ contenuta rispetto a quella avvenuta a livello nazionale. Il calo dei consumi delle famiglie abruzzesi, che risentono della protratta perdita di potere d’acquisto e del basso livello del clima di fiducia, ha frenato l’attivita’ delle imprese nel terziario.
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