Scarichi abusivi, subito la denuncia
Pescara – (di SteLeo) – (Le foto diffuse ieri che colgono sul fatto alcuni cittadini… sporcaccioni) – Come abbiamo riferito nei giorni scorsi, pugno duro contro chi sporca e abbandona rifiuti qua e là, come purtroppo tanti fanno e non solo a Pescara. “C’è la signora con il grembiule di casa che ferma l’auto e scarica sul marciapiede di via dell’Emigrante il sedile posteriore di un’auto con la fodera di copertura. C’è l’uomo che scarica dal furgone il materiale edile riempiendo un cassonetto, e un altro che abbandona il mobilio di un intera camera da letto dismessa”.
Afferma con aria soddisfatta il Sindaco Arbore Mascia. Sono ben 40, infatti, i cittadini che questa mattina sono stati denunciati al Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri dalla Attiva, (la società di gestione integrata dei servizi di igiene ambientale), per aver conferito illegalmente il pattume, creando delle mini-discariche abusive disseminate sul territorio, cittadini tutti filmati in flagranza di reato, identificati grazie alle visure al PRA, risalendo alla loro identità attraverso le loro autovetture, cittadini che, a vario titolo, si vedranno comminare multe salate e denunce penali.
“E ovviamente non ci fermeremo –insiste il Sindaco- con il ricorso a un ex Ispettore di Polizia, oggi in congedo e titolare dell’Agenzia investigativa ‘La Pantera’, continueremo indagini e appostamenti per cogliere sul fatto chi si ostina a non rispettare le regole sul conferimento dei rifiuti, arrecando un danno alla città e alla stessa Attiva, anche in termini di immagine”.
Il Sindaco di Pescara, ha così relazionato, nel corso della conferenza stampa odierna convocata per ufficializzare l’ondata di denunce presentata stamane dal Presidente della Attiva, Guglielmo Lancasteri, nei confronti di quanti hanno creato delle discariche abusive a Pescara. Presenti anche lo stesso Lancasteri e l’assessore all’Ambiente Isabella Del Trecco.
“In tre anni, grazie a ingenti investimenti – ha poi continuato il sindaco Albore Mascia – abbiamo predisposto un ottimo sistema di igiene urbana con un buon livello di pulizia delle nostre strade, operazioni che hanno ovviamente un costo ripagato dalle positive ricadute sul territorio. E sono tre anni e mezzo che sottolineo due aspetti: innanzitutto, che Pescara è una città vissuta ogni giorno da più di 200mila persone, ossia ogni giorno ci sono 130mila residenti che pagano la Tarsu, ma in realtà la città è utilizzata da molte più persone che ‘consumano’ il territorio ed evidentemente lasciano la propria traccia. In secondo luogo una città pulita lo è grazie all’Amministrazione che pulisce, e Pescara ha fatto progressi enormi dal ’98 a oggi, se pensiamo che prima non si effettuava neanche la raccolta del pattume di domenica, mentre oggi lo svuotamento dei cassonetti avviene 365 giorni l’anno e anche in estate non c’è un solo cassonetto maleodorante, ma è anche vero che una città è pulita se cittadini e operatori rispettano le regole sul corretto conferimento. Per tale ragione abbiamo anche stilato un’ordinanza imponendo il rispetto di orari precisi in cui è consentito, a utenti e operatori, conferire il proprio pattume, orari estivi e invernali, che vanno rispettati per evitare di ritrovarci con cassonetti pieni di immondizia in pieno giorno. E poi ci sono regole precise anche sui rifiuti ingombranti e per questo genere di pattume Attiva ha un servizio dedicato: Pescara è una delle poche città ad essere dotate di una ricicleria dove i pescaresi possono portare il proprio materiale gratuitamente, o possono ricorrere al numero verde della Attiva, 800 624622, per concordare il ritiro a domicilio. Chi non rispetta tali semplici indicazioni va sanzionato in modo pesante e Attiva lo sta facendo istituendo un servizio con poliziotti in borghese e riprese filmate”.
“La Attiva – ha spiegato il Presidente Lancasteri – ha deciso di avvalersi della collaborazione di un ex Ispettore Capo della Polizia, Luigi Di Benedetto, che per anni ha lavorato nella Polizia di Stato, ora è in congedo, e ora, titolare dell’Agenzia La Pantera, ci sostiene in un’attività di intelligence. Stamattina alle 9 sono stato al Comando del Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri e, al Capitano Fiorindo Basilico e al Maresciallo Capo Leonardo Gravina, ho presentato una denuncia-querela consegnando un dossier, un rapporto di 100 pagine, ossia 16 pagine in cui c’è la denuncia-querela, poi il rapporto di Di Benedetto, 20 pagine di visura al PRA, con l’identificazione di tutte le persone, 23 pagine di documentazione fotografica e le riprese video in dettaglio senza volti offuscati, persone filmate mentre conferiscono illegalmente i propri rifiuti. Le zone calde riprese sono via San Francesco, via Caravaggio, via dell’Emigrante e Salita Zanni, filmati eseguiti tra settembre e ottobre 2012”. Subito è partito il filmato che ha mostrato, in via Caravaggio, “l’uomo che raccoglie abusivamente materiale ferroso – ha elencato il Presidente Lancasteri -, tra cui una lavatrice, mostrando l’esistenza di una rete organizzata dedita alla raccolta abusiva di rifiuti, persone che ‘cannibalizzano’ i nostri rifiuti e che si sono divisi il territorio. Poi si vede il titolare di una ditta che conferisce materiale da officina, lasciando tutto fuori dai cassonetti; un operatore professionale col furgone che scarica pezzi di un armadio, infine una signora che abbandona a terra il sedile posteriore di un’auto”.
Stesso spettacolo in via dell’Emigrante, con un operaio che smaltisce abusivamente il materiale derivante da potature; a salita Zanni Luigi Di Benedetto ha filmato l’operaio che gettava nei cassonetti inerti e materiale da cantiere, una signora che conferiva nei bidoni verdi materiali in plastica, compresi vecchi giocattoli; infine in via San Francesco, la strada che conduce al Tribunale, accanto al muro ferroviario, ancora furgoni da cui sono stati scaricati materiali in plastica e pneumatici, oltre a bidoni di vernice e solventi, che rientrano tra i rifiuti pericolosi.
“Ovviamente – ha ripreso il Presidente Lancasteri – tutto questo si ripercuote sulla città, sull’Amministrazione, e anche sull’immagine di Attiva, visto che in molti, passando dinanzi alle discariche abusive, imputano il disservizio a un presunto mancato passaggio della Attiva anziché all’inciviltà di altri cittadini. Complessivamente, tra settembre e ottobre, abbiamo sorpreso 40 abusi, con 10 appostamenti, che ci hanno permesso di riprendere i numeri di targhe, e di risalire, tramite le visure al PRA, all’identità dei contravventori. Per i reati si va dall’illecito amministrativo a carico dei singoli cittadini, con sanzioni che possono arrivare anche a 600 euro l’uno, al reato penale per le organizzazioni d’impresa”.
“Teniamo conto – ha aggiunto l’assessore Del Trecco – che stiamo oggi lavorando per realizzare a Pescara la seconda ricicleria e per lanciare l’iniziativa dell’Ecocard, ossia una sorta di raccogli punti da vidimare ogni volta che il cittadino va in ricicleria, per poi usufruire di benefit”.
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