“Mo avast, non se ne può più”


Ofena – Scrive (anche al prefetto dell’Aquila) Dino Rossi del Cospa: “Mo, Avast! Non è rivolto all’antivirus dei programmi del computer, ma è l’espressione dialettale delle nostre zone, dell’Abruzzo interno, quando non se ne può più.
Noi diciamo avast, al depredamento degli uffici, ci hanno tolto il Giudice di pace, ci hanno tolto la caserma del Corpo Forestale dello Stato, adesso ci vogliono togliere anche gli uffici postali.
È voce di popolo, gli uffici postali di questi piccolo comuni interni apriranno tre giorni la settimana.
Possiamo capire per i piccoli comuni dove c’è un utenza di 50 persone, i quali andrebbero soppressi, come comuni, ma non possiamo accettare le condizioni dettate dall’ufficio delle poste centrale per il comune di Ofena. condizione che prevede l’apertura di tre giorni la settimana, dove abbiamo circa 120 operazioni al giorno, le quali si andrebbero a raddoppiare, con seri disagi alla popolazione, alle tre case di riposo e alle circa 30 attività commerciali. Non accettiamo queste condizioni, non stiamo sotto ricatto. Mo avast!
Siamo pronti a mobilitarci per l’apertura settimanale degli uffici postali.
Per tanto si chiede un incontro con la S/V al fine di trovare una soluzione al problema, prima di invadere la città dell’aquila con i nostri mezzi”.


20 Novembre 2012

Categoria : Cronaca
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.