Sperare nei miracoli è già una sconfitta


Infuria, ed è comprensibile, la polemica sull’erogazione dei contributi alla ricostruzione, che diventerebbero da agevolati, diretti. Il timore è che il cambiamento porterebbe solo ulteriore farragine, con complicazioni inenarrabili, conoscendo la burocrazia e l’inefficienza dei meccanismi (ora in gran parte affidati ai comuni), il prolungarsi di ritardi, il debordare di difficoltà economiche soprattutto per le imprese. E’ in sostanza un nuovo pacco-sorpresa che contiene solo altri motivi di rinvio e di ritardo della ricostruzione. E patemi d’animo a non finire.
C’è chi esorta alla ribellione, chi auspica coordinate ed efficaci azioni – naturalmente più complicate – nei confronti del Governo e dei vertici romani, ormai notoriamente ritenuti “nemici” dell’Aquila e del cratere. C’è chi (sempre più numerosi) perde il residuo di pazienza e fiducia, la riserva di tolleranza, e molla gli ormeggi. Se ne va. Rinuncia. Si defila, in cerca di una nuova vita altrove.
Il tragico, in questa straziante vicenda che nel 2013 compirà 4 anni, è che L’Aquila distrutta chiedeva solo di poter rinascere, con l’aiuto (e non con l’ostilità) dello Stato. Implorava unicamente di poter vivere una qualche vita, piena di stenti e problemi, ma una vita. A quanto pare, le risposte governative sono soltanto formali: ci sono tanti soldi, state tranquilli, L’Aquila tornerà. Gli ultimi problemi (i contributi, appunto) dicono invece che aumentano le difficoltà, le complicazioni. Forse è tutto un abbaglio, forse gli aquilani stanchi e sfibrati vedono solo nero. Forse sbagliano, e sbagliamo tutti. Sarà però difficile convincersene. Come non mai, la gente spera nel proprio errore di valutazione. E aspetta che avvenga qualcosa, una specie di miracolo. Come l’acqua che raccontano sia sgorgata a Loudes nelle mani di Bernadette. Ma quando un popolo ha bisogno di miracoli ed eroi per tenersi in vita, è già morto.



18 Novembre 2012

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.