Picenze, un piano regolatore con muffa
Picenze di Barisciano – (Immagine: la vignetta allegata alla lettera di Speranza) – Dal consigliere Antonio Speranza/Titolare Ditta Edile, riceviamo: “Nel mese di marzo 2012 l’amministrazione ha emanato un bando per individuare il miglior progettista al mondo disposto a porre finalmente rimedio ad una lacuna urbanistica che dura ormai dal 1976 e con il compito, quindi, di metter mano al nuovo PRG di Barisciano e Frazioni.
Una lacuna che vede protagonista l’amministrazione che fino ad oggi ha governato Barisciano, sempre la stessa, e che oltre a dimostrare inconfutabilmente la propria inadeguatezza ha indirettamente istigato a delinquere quei numerosi cittadini indotti/obbligati a ricorrere necessariamente e sistematicamente all’abuso edilizio per risolvere le proprie esigenze abitative.
Nonostante la cronica deficienza urbanistica sono trascorsi ormai otto (8) mesi da quel bando e l’incarico non sembra essere ancora stato affidato.
Probabilmente sia Renzo Piano che Massimiliano Fuksas nonché il giapponese Toyo Ito non se la sono sentita di accettare l’invito del Sindaco dato che, a detta di coloro che sono “vicini” alla stanza dei bottoni, un PRG era stato già illustrato alla chetichella poco prima del terremoto del 2009 presso la locale cellula del PD. Esiste dunque un piano regolatore già pronto o a cui vanno apportate poche e ben mirate modifiche e che pochi intimi già conoscono nei tratti essenziali ?
Se è così è chiaro perché i tre architetti di fama internazionale abbiano declinato l’invito e che nonostante il tempo trascorso nessuno ottenga l’incarico. Quello che si cerca non è un tecnico competente ma una testa di legno che per il modico compenso di quasi 60.000,00 euro leghi l’asino dove dice il padrone.
Ed intanto noi aspettiamo… e costruiamo abusivamente…. e ci denunciamo a vicenda… e la Procura individua sempre nel solito Tecnico Comunale il facile capro espiatorio.
Mai che ci si domandi e che la Procura si domandi se all’amministrazione, che millanta ad ogni tornata elettorale l’imminenza di un fantomatico piano regolatore con edificabilità per tutti gli amici (causa del rigetto da parte della Provincia), sia imputabile qualche responsabilità.
Mai che ci si domandi e che la Procura si domandi come mai il Comune così amministrato possa vantare il record Abruzzese di abusi edilizi.
Siamo di fronte all’ennesima messa in scena e ad anni di colpevole immobilismo che hanno ridotto il Paese alle minime funzionalità strutturali e causato un tragico deterioramento delle condizioni sociali.
I Cittadini delle frazioni non ne possono più e si apprestano ad organizzare una raccolta firme con l’obiettivo di chiedere e pretendere il trasferimento del proprio territorio sotto la giurisdizione del Comune di Poggio Picenze che, a tutti gli effetti, può vantare un sindaco con vedute ambiziose da novello Nabucodonosor”.
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