Il terremoto? Tutti i giorni, non è mai finito
L’Aquila – HA FATTO IMPRESSIONE LA SCOSSA DI MEZZANOTTE, DIMENTICATA QUELLA 3,6 DI POCO TEMPO FA? – (aggiornamento) – Il terremoto, in realtà, non aveva mai smesso di manifestarsi. A suo modo, di tenere desta l’attenzione. Negli ultimi due mesi, come solo il nostro giornale puntualmente riferisce, le scosse sono state quasi ininterrotte, quotidiane. Poco avvertite, sicuramente sì, perchè quasi tutte inferiori a 2 Richter. Ma non è scritto da nessuna parte che terremoti deboli siano meno significativi di terremoti forti: la magnitudine locale 2 che viene rilevata dall’INGV nei bollettini non è un discriminre, ma solo una convenzione. Non si sarebbe dovuta sottovalutare la scossa 3,6 di un paio di settimane orsono, poco prima delle 3 del mattino. Nella scorsa notte, un’altra, 3,2 di magnitudo, e all’alba ancora, di 2,2 Richter: interessato tutto il territorio aquilano, da nord a sud e da est a ovest. Senza interruzioni.
Stavolta, però, la paura è tornata, i telegiornali (che di solito minimizzano o oscurano le notizie sismiche) hanno ripetuto la notizia fin dall’una e mezza di questa mattina (TG1) e continuano a riferirla, come se si trattasse di un’anomalia. Invece è l’evoluzione di un fenomeno che si può ben definire terremoto continuo. O forse prosecuzione del “massimo” del 6 aprile 2009. Nessun può o sa dirlo.
COMUNE CHIUDE CENTRO – La giunta comunale si è riunita d’urgenza questa mattina alle ore 11 per una valutazione complessiva relativamente ai tre eventi sismici che si sono verificati nelle ultime 24 ore. Così dice una nota del Comune, dimenticando che gli eventi sismici sono stati cinque e non tre.
“Si è proceduto anzitutto – ha dichiarato il sindaco Massimo Cialente – all’ennesima verifica dell’apparato di Protezione civile comunale, ribadendo l’invito a tutti i cittadini a tenere a mente l’area di raccolta relativa alla propria abitazione e posto di lavoro, nonché il consiglio a tutti i genitori di concordare con i propri figli, in caso di necessità, le modalità e i tempi per raggiungerli con tranquillità e senza provocare confusione e paralisi del traffico, nelle aree di raccolta di ciascun edificio scolastico. ?La giunta ha altresì deliberato, così come già verificatosi in occasione dello sciame sismico che, oltre un anno e mezzo fa, interessò l’area dell’alta valle dell’Aterno e in seguito all’abbondante nevicata del febbraio scorso, la momentanea chiusura del centro storico, e quindi delle attività commerciali e ricreative in esso ospitate, al fine di procedere ad una nuova, attenta verifica dello stato degli edifici e delle opere provvisionali. Resteranno accessibili corso Federico II, piazza Duomo, via Castello, piazza del Teatro, via Zara, via Veneto e piazza San Bernardino. Mi preme sottolineare che nella giornata di martedì si è svolta una riunione del Comitato per la Sicurezza e l’Ordine pubblico, presieduta dal prefetto, nella quale si è deciso di procedere a un nuovo esame dello stato di tutti i puntellamenti, esame che sarebbe comunque iniziato da lunedì 19 novembre. Voglio quindi chiarire che quanto disposto oggi dalla giunta è in perfetta coincidenza e sintonia con quanto stabilito in quella sede. La giunta ha inoltre deciso – ha proseguito Cialente – che al momento dell’eventuale riapertura del centro storico, al termine di queste verifiche, tutte le attività commerciali in esso ricomprese dovranno presentare nuovamente una certificazione di temporanea agibilità. La giunta ha altresì stabilito di richiedere, nelle prossime ore, una riunione urgente con la Protezione civile regionale al fine di concordare ulteriori ed eventuali misure da adottare. Per quanto riguarda, infine, le dichiarazioni dell’assessore regionale alla Protezione civile Gianfranco Giuliante – ha concluso il sindaco – mi preme sottolineare che mi aspetterei, anziché dichiarazioni politiche ed invettive del tipo “lucida follia del sindaco”, azioni e proposte concrete, poiché credo che le istituzioni debbano parlare con atti e, in questi casi, con finanziamenti”.
VITTORINI – Vincenzo Vittorini, capogruppo di L’Aquila Che Vogliamo, scrive: “Il sisma di ieri sera si è verificato con il centro storico de L’Aquila pieno di ragazzi che stazionano sotto edifici con puntellamenti non manutenuti e non sicuri. Questa situazione, certificata da tempo da tecnici comunali e privati oltre che dai Vigili del Fuoco, non interessa chi dovrebbe preoccuparsi dell’incolumità dei cittadini e che invece va avanti con misure provvisorie e palliative.
Oltretutto nelle zone densamente frequentate del centro storico non ci sono vie di fuga indicate tra vicoli e piazzette e per tutta la città manca un piano reale di sicurezza, con servizi, attrezzature, esercitazioni periodiche e prove di evacuazione. Tutti i cittadini, e quelli che frequentano il centro storico in particolare, sono attualmente esposti ad un rischio inaccettabile nell’assordante silenzio di Sindaco e Assessore: i principali responsabili della protezione civile cittadina.
La natura ancora una volta ci sta aiutando con scosse deboli ma dobbiamo attendere un’altra tragedia per attivarci? Non abbiamo ancora imparato che si deve agire PRIMA?
Per questi motivi L’Aquila che Vogliamo punta al 100% di sicurezza per i cittadini ed è stufa di amministratori che restano immobili con la scusa della mancanza di risorse. Bisogna finalmente attivare una PREVENZIONE VERA un piano di emergenza EFFETTIVO non solo “sulla carta”. Dobbiamo metterci in condizione di convivere con il terremoto, con sicurezza e tranquillità. Il terrore del momento critico è soprattutto frutto di impreparazione di disinformazione e genera situazioni critiche.
Nel perdurare di questa scellerata e imbarazzante inattività dei responsabili della protezione civile cittadina saremo costretti a chiedere le dimissioni dell’Assessore deputato e se ciò non avviene del Sindaco, che non provvede al riguardo.
Non vogliamo più che il disinteresse del PRIMA porti allo scarica barile del DOPO come purtroppo abbiamo già dovuto sopportare, come cittadini, come terremotati, come vittime”.
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