Ricostruzione, 1300 i cantieri
L’Aquila – Sono circa 1300 i cantieri della ricostruzione, di cui più di 1000 a L’Aquila. Trasparenza totale: per ogni cantiere sono pubblicati i trasporti, i quantitativi, le tipologie e le destinazioni dei rifiuti prodotti; gli stessi dati sono riportati per tutti gli impianti di destinazione. Lo riferisce una notra del soggetto attuatore.
Le informazioni sui cantieri aperti, compresa la loro posizione cartografica, sono alcuni tra i dati della rimozione delle macerie pubblicati e liberamente accessibili dal sito www.commissarioperlaricostruzione.it/trasparenza/. Le pagine del sito relative al sistema di rimozione delle macerie sono state aggiornante nella grafica e nella organizzazione per rendere più facile la lettura dei dati.
I dati consultabili riguardano:
• La lista trasporti in tempo reale
• La lista delle aziende registrate
• La lista dei cantieri
• La mappa dei cantieri
• I diversi materiali rimossi
Nelle stesse pagine sono anche disponibili, sempre aggiornate in tempo reale, tutte le informazioni relative alla macerie private ed al recupero e conservazione degli elementi lapidei di pregio. Numerosi link consentono approfondimenti successivi.
Il dato aggregato delle macerie pubbliche (provenienti dai crolli, dalle demolizioni disposte con ordinanza dei sindaci e dagli edifici pubblici) e delle macerie private (provenienti dagli edifici privati ripristinati con sovvenzioni pubbliche) indica che, dal momento di attivazione del sistema di monitoraggio, sono state rimosse circa 560.000 tonnellate di materiale. A queste sono da aggiungere circa 200.000 tonnellate di macerie nel periodo 2009-2010 e quelle rimosse nel 2011 il cui dato non è però ancora disponibile. La rimozione delle macerie pubbliche è in diminuzione, è in evidente crescita la rimozione delle macerie private legata all’attivazione dei cantieri.
Nei prossimi giorni saranno pubblicate le informazioni relative ai percorsi ed alle strade maggiormente frequentate dai mezzi che trasportano le macerie. Tutti di dati sono pubblicati su internet in formato “open”, cioè liberamente accessibili e scaricabili da chiunque.
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