L’Abruzzo in crisi: le aziende si sgretolano


L’Aquila – Corropoli, Carsoli, Sulmona: si sgretola l’apparato produttivo abruzzese, che anni fa era considerato un modello tale da far parlare di “Lombardia del Mezzogiorno”. Ora non è più così e le notizie di crisi si accavallano. Oggi ce ne sono almeno tre.
A CORROPOLI oggi manifestazione di lavoratori e sindacalisti per le preoccupanti prospettive dello stabilimento che fa capo al gruppo Tyco e produce occupando 154 persone sistemi di sicurezza. Imnprovvisamente, la proprietà decide di trasferire un’unità produttiva importante in Canada, a Toronto. 124 persone in mobilità. I sindacati reagiscono: non ce n’è motivo, dicono, qui le cose vanno bene e c’è mercato. Ma la decisione sembra irrevocabile: un durissimo colpo all’occupazione nella zona.
A CARSOLI un’azienda locale con 54 lavoratori ricorre alla mobilità, dichiarando che c’è una caduta degli ordinativi. Risposta: proteste e due ore di sciopero nei prossimi giorni.
A SULMONA la ex Tonolli, oggi Sitindustrie, fa parlare di sè e genera forti preoccupazioni. 80 posti di lavoro sarebbero a rischio su 160 occupati nell’azienda che produce tubazioni speciali. Si dice che il lavoro sarà portato altrove, in Cina, dove conviene operare visti i costi del lavoro molto inferiori rispetto all’Italia.


11 Settembre 2009

Categoria : Economia
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