Lavori e alberi tagliati, la predica


L’Aquila – (Foto: Alfredo Moroni) – Il Comune non trova di meglio (per esempio, sguinzagliare tutti i vigili urbani a dirigere e sveltire il traffico negli ingorghi, o lavorare durante la notte) di una predica per tentare di arrabattarsi di fronte alle proteste per gli alberi tagliati alla chetichella in via Paolucci, e alla rabbia per gli spaventosi ingorghi di traffico nella zona di viale Corrado IV. I lavori in corso sono la causa. La pazienza manca agli automobilisti, che come sempre non sapevano o fingono che non sapevano. La inguaribile vis polemica tipicamente aquilana fa il resto.
Se un’opera non si fa, si pretende. Se si fa, si protesta. E’ sempre stato così. Ma è anche vero che i lavori iniziati dovevano cominciare tre mesi fa, e non quasi alla vigilia di Natale. A dire meglio, tre anni fa, stando alle promesse e ai roboanti annunci pre-elettorali.
Ecco cosa scrive l’assessore Alfredo Moroni, al quale il sindaco passa la patata bollente: “La realizzazione del complesso delle rotatorie lungo viale Corrado IV è un’opera fondamentale per la circolazione stradale in città e a via Paolucci, una volta allargata, saranno impiantati dei nuovi alberi”.
E’ quanto ha dichiarato l’assessore alle Opere pubbliche e al Verde pubblico, Alfredo Moroni. “Il progetto generale, per il quale abbiamo investito oltre 161mila euro – ha spiegato Moroni – rappresenta un vera svolta per l’assetto viario cittadino, destinato a migliorare nel suo punto più nevralgico, quello dell’ingresso ovest. In questo ambito, l’allargamento di via Paolucci è strategico affinché l’opera complessiva possa raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissi. Del resto, erano tante le richieste in questo senso, ivi comprese quelle della Guardia di Finanza, che proprio lì ha il Comando regionale. Oltre a rendere più ampia la carreggiata, migliorando la sicurezza della transitabilità, sono previsti dei marciapiedi sia da una parte che dall’altra della strada, per evitare i rischi che tuttora corrono i pedoni. Con l’ampliamento della via, gli alberi sarebbero finiti proprio nel mezzo della nuova arteria, determinando un pericolo per gli automobilisti”.
“Proprio per ovviare a questi inconvenienti – ha proseguito Moroni – il progetto prevedeva lo sradicamento degli alberi e lo spostamento dei medesimi, allo scopo di tutelare, oltre la funzionalità dell’intervento, anche il nostro patrimonio naturale, pure se gli alberi di cui parliamo non sono di pregio. E’ accaduto che gli uffici comunali competenti, nell’effettuare la verifica per la fattibilità di questa operazione, si sono resi conto che la stessa non era perseguibile, in quanto le radici degli alberi si erano avvinghiate alle strutture dei sottoservizi. L’intervento pertanto avrebbe comportato dei rischi, sarebbe stato molto oneroso (per lo sradicamento e il nuovo impianto, in quelle condizioni, avremmo dovuto spendere 8.000 euro ad albero) e difficilmente gli alberi si sarebbero salvati”.
Moroni ha aggiunto che “in effetti, non voglio negarlo, c’è stato un difetto di comunicazione. Avevo chiesto – ha osservato l’assessore – di essere informato se l’operazione in questione non poteva essere effettuata per cause di forza maggiore, come quelle che poi si sono effettivamente rivelate. Le nostre strutture hanno deciso di procedere al taglio, probabilmente per non ritardare il complesso dei lavori. Forse sarebbe stato meglio, una volta constatata la sostanziale impossibilità di espiantare e ripiantare quegli alberi, darne una preventiva comunicazione alla città”.
“Tuttavia – ha aggiunto Moroni – è bene precisare che, una volta conclusi i lavori, via Paolucci tornerà a essere alberata. Gli alberi, tutti ad alto fusto e già adulti, così da non creare problemi con le radici, saranno piantati su uno dei due marciapiedi in modo tale da ripristinare l’assetto ambientale e, nel contempo, da rendere più fruibile e sicura la strada, sia per gli automobilisti che per i pedoni. Le rotatorie finora realizzate – ha concluso Moroni – hanno contribuito, tra l’altro, ad attenuare il livello di inquinamento atmosferico, e, nella zona di piazza d’Armi, le opere serviranno proprio a tenere sotto controllo lo stesso livello di inquinamento”.
Che Moroni ammetta una carenza di comunicazione è già un miracolo. Che non prometta di colmare la lacuna è un’altra carenza. Ma cosa volete, L’Aquila è fatta così e forse sotto questo aspetto sta davvero… tornando alla normalità.


14 Novembre 2012

Categoria : Cronaca
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