Scuole: si pensa ad un rinvio dell’apertura – UDU soddisfatta per posticipo anno accademico


dinnocenzo-lucaL’Aquila – Si fa strada l’opportunità di rinviare l’apertura delle scuole, mentre per l’anno accademico è stato già deciso un posticipo dell’inizio. Decisione opportuna e ben accolta. I bisogni delle famiglie sono documentati dalla lettera di una persona che si firma “una mamma”, che pubblichiamo integralmente: “Sono un paio di giorni che girano delle voci secondo cui esisterebbe un’ordinanza sindacale già pronta, (sarebbe solo da firmare), con la quale si procrastinerebbe l’apertura delle scuole nel Comune dell’Aquila, chi dice al primo e chi dice al 10 di ottobre. Realisticamente appare improbabile l’apertura delle scuole per il prossimo 21 settembre, (almeno per i Musp, dando un’occhiata ai cantieri).
I lotti consegnati l’11 di agosto e pubblicizzati sul sito della Protezione Civile, ad un mese di distanza non sono ancora conclusi. come si può pensare che lotti consegnati alle ditte a fine agosto siano pronti per il 21 di settembre?
Senza considerare inoltre che, riconsegnata la struttura, comunque serviranno almeno un paio di giorni per l’allestimento delle aule scolastiche (tra pulizia e fornitura arredi). Pur non volendo contestare nulla, (anzi, si apprezza il grande sforzo che si sta facendo per sistemare le scuole esistenti e per costruirne di nuove), la cosa che comunque dispiace è la più sempre “frequente e normale” mancanza di rispetto per le persone. Non credo sia così difficile comunicare a dieci giorni dall’apertura delle scuole, che le stesse avranno inizio con ritardo. Questo consentirebbe alle famiglie di organizzare la propria vita. E’ un ennesimo esempio di come la pazienza e la rassegnazione degli aquilani consenta ad alcuni di calpestarne i diritti. Non sarebbe forse meglio informare la cittadinanza delle reali situazioni piuttosto che comunicare, come sempre, le cose all’ultimo momento? Si ripete la storia delle Case, degli alloggi degli sfollati fuori L’Aquila che, ad oggi, non sanno ancora dove andranno, pur avendo iscritto i loro figli alle scuole del Comune dell’Aquila. Non si tratta di criticare l’operato di nessuno. Credo solamente che ci sia bisogno del rispetto della dignità di ognuno di noi, per consentire l’esercizio della propria libertà nel rispetto degli altri. Scusate lo sfogo”.
(Ndr) – La possibilità che l’apertura delle scuole sia rinviata esiste e in comune viene esaminata. La situazione aquilana è diversa da quella di altre zone e non c’entra nulla quanto afferma la Ministra Gelmini a proposito di un rinvio in tutta Italia, a causa della pandemia influenzale. Abbiamo verificato presso le autorità competenti questa mattina in Comune. L’assessore Luca D’Innocenzo sarebbe favorevole ma premette che per decidere occorre convocare subito una conferenza dei servizi con Provincia e direzione regionale scolastica. Il rinvio apparirebbe opportuno semplicemente perchè occorre che i lavori nelle scuole esistenti e per le strutture in costruzione siano eseguiti bene, per garantire totale sicurezza, e i tempi sono ristrettissimi. Ne abbiamo avuto conferma anche da una delle imprese che li stanno eseguendo, sia in città che nei centri limitrofi.
La risposta che possiamo dare alla mamma che ci scrive (e che avrebbe anche potuto firmare la lettera, dando anche un esempio ai figli…) è quindi: niente di deciso, ma decisione probabile. Tutto sta nel prenderla rapidamente e comunicarla altrettanto rapidamente. Siamo a disposizione sia delle famiglie che delle istituzioni.

(Nella foto: L’assessore Luca D’Innocenzo, che propone una urgente conferenza dei servizi sulla riapertura scolastica)

POSTICIPATO INIZIO ANNO ACCADEMICO – L’Unione degli Universitari dell’Aquila esprime soddisfazione per la decisione del Senato Accademico di rinviare l’inizio delle lezioni al 19 ottobre, prolungando la sessione di esame con l’inserimento di un ulteriore appello. “Questa scelta – dice una nota UDU – nasce dalla richiesta dei rappresentanti dell’Udu negli organi di ateneo di posticipare l’anno accademico, per concedere agli studenti più tempo per trovarsi una sistemazione, oltre che la possibilità, per coloro già iscritti, di sfruttare un ulteriore appello di esame. Inoltre la scelta del Senato Accademico permetterà di non far intersecare nello stesso periodo lo smantellamento delle tendopoli e la sistemazione degli aquilani con il rientro in città degli studenti universitari. L’Unione degli Universitari coglie l’occasione per richiedere di nuovo alla Regione Abruzzo, al Governo e alla Protezione Civile soluzioni alloggiative che permettano realmente agli studenti di poter tornare nella Città dell’Aquila”.


11 Settembre 2009

Categoria : Cronaca
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