Basta poco per rivelarsi dei razzisti


Non occorre essere spuntati da un film girato in Alabama degli anni Sessanta o da un romanzo di Grisham per diventare razzisti. L’odio per il diverso è nell’animo umano, è nella natura, e dunque quelle della buona educazione, del civismo, della convinzione democratica sono sovrastrutture fragili. Vanno in pezzi non appena la comunità si chiude a riccio e diventa compattamente ostile contro gli estranei.
Specie quando costoro sono tanti, spesso troppi, e non tutti stinchi di santo.
A Luco dei Marsi pare ci sia la caccia al diverso, condita da assalti, aggressioni, coltellate. Odio contro gli stranieri, alcuni dei quali sembrano tirarselo addosso, fare di tutto per esserne colpiti. Ma soprattutto pare che nella mischia siano comparsi personaggi che suscitano più di qualche sospetto. Personaggi che dovrebbero stare dall’altra parte, accanto a chi tenta di mantenere odine e vivere civile come regola sociale. In attesa che le indagini arrivino a capo e, come si dice, facciano luce, forse occorre che qualcuno si rivesta di autorità e tenga tutti a bada. Basta con arroganze, aggressioni, tracotanze, provocazioni, livori e appetito di vendette. Basta con la frase roboante “te lo faccio vedere io”. Le autorità si impongano, e una volta tanto, sia grinta. Sia la forza a proteggere la democrazia, se occorre. Quella giusta, pulita, rapida, che tutti i cittadini si augurano. Senza tante ciance e senza retorica. E magari con qualche rimpatrio, se serve. E qualche denuncia, senza guardare in faccia. Siamo capaci oppure no?



13 Novembre 2012

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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