Sindaco sceriffo no, ma decoro civile sì


Pescara – (di Stefano Leone) – ORDINANZA SINDACALE ANTIPROSTITUZIONE – “E’ stata prorogata sino al prossimo 28 febbraio 2013 l’ordinanza antiprostituzione che punta a scoraggiare il fenomeno del meretricio in alcune zone specifiche e a rischio della città, come la riviera nord e sud, via della Bonifica, via Michelangelo, via Ferrari o via Nazionale Adriatica nord. In tali zone resta rigorosamente vietato, già dalle 17 e sino alle 7 del mattino successivo, rallentare, marciare in auto a passo d’uomo o fermarsi a bordo del proprio veicolo dinanzi a una peripatetica lungo la strada, correndo il rischio di provocare disagi nella viabilità. Vietato a chiunque assumere atteggiamenti e modalità comportamentali, o ancora indossare abbigliamento, suscettibili di offendere la pubblica decenza nonché tali da manifestare inequivocabilmente l’intendimento di offrire prestazioni sessuali a pagamento. Coloro che saranno sorpresi a violare tale dispositivo verranno sanzionati con multe sino a 500 euro e le stesse prostitute, dopo una serie di sanzioni non pagate, rischiano l’espulsione o il foglio di via obbligatorio, com’è già accaduto nei mesi scorsi”.
E’ questa la dichiarazione del Sindaco di Pescara che ieri l’altro ha firmato la proroga del provvedimento sino al 28 febbraio prossimo.
Ricordiamo che, nell’estate 2008, fu emanata la Legge 125 che ha attribuito ai Sindaci, quali Ufficiali di Governo, alcune funzioni in tema di ordine e sicurezza pubblica, ossia il ‘Pacchetto sicurezza’, che ha dato il via libera all’assunzione di provvedimenti che, in tutto il paese, hanno fatto rumore, suscitato scalpore, scatenando dibattiti e talvolta polemiche per il sapore anche un po’ eccessivo di quei provvedimenti bollati come esercizio dei “super poteri” e si levò subito l’etichetta, affibbiata ai Sindaci, di “sindaco sceriffo”. A fermare alcuni eccessi intervenne, però, la sentenza n.ro 115 del 7 aprile 2011, che ha dichiarato l’illegittimità dell’articolo 54 del Tuel, ed ha introdotto una modifica, apparentemente innocua, e che invece ha una conseguenza chiara nei poteri dei Sindaci, ovvero la Corte Costituzionale ha stabilito che i Sindaci “…possono adottare con atto motivato provvedimenti che devono essere necessariamente contingibili e urgenti”, ovvero devono essere determinati da un lato dall’impossibilità di differire l’intervento a un’altra data, proprio per la previsione di un danno incombente, e dall’altro lato dall’impossibilità di intervenire con altri strumenti offerti dalla legislazione, fermo restando che comunque quegli stessi provvedimenti assunti non potevano bypassare, prevaricare o contraddire le norme legislative vigenti. Il pronunciamento della Corte Costituzionale ha imposto la revisione delle precedenti ordinanze “anti prostituzione.
“I nostri uffici – ha proseguito il sindaco Albore Mascia – hanno ripreso a studiare la materia con il prezioso contributo della Questura e abbiamo di fatto confezionato una nuova ordinanza tesa a scoraggiare il fenomeno della prostituzione sul territorio individuando le criticità; nel nuovo provvedimento abbiamo innanzitutto sottolineato che il fenomeno della prostituzione su strada inficia gravemente il libero utilizzo degli spazi pubblici, rendendo difficoltosa la fruizione e il libero accesso agli stessi, creando problemi alla circolazione stradale sui tratti viari interessati, per i comportamenti imprudenti di coloro che, alla guida dei propri mezzi, sono alla ricerca di prestazioni a pagamento, ovvero possono essere distratti per la presenza di persone dedite al meretricio’. Con l’approssimarsi delle festività natalizie e dell’inizio del nuovo anno l’esigenza di garantire la sicurezza della popolazione e il decoro della città è maggiormente sentita a causa del concomitante verificarsi di varie situazioni, come l’aumento della popolazione dovuto ai maggiori flussi per ragioni di carattere commerciale, lo svolgimento di manifestazioni musicali e di intrattenimento nelle aree centrali e periferiche di Pescara, la maggiore frequentazione del centro storico e del centro cittadino, soprattutto nelle ore pomeridiane e notturne, o svolgimento delle celebrazioni religiose in vista delle prossime festività, circostanze che dunque giustificano l’assunzione di provvedimenti contingibili e urgenti da parte dell’amministrazione”.
Evidentemente il provvedimento assunto è limitato nel tempo, al fine di tamponare una criticità specifica. Tale divieto riguarda quattro aree specifiche della città: ossia l’area compresa tra il lungomare Cristoforo Colombo, lungomare Papa Giovanni XXIII, viale Pepe, strada della Bonifica, viale della Pineta, via Luisa D’Annunzio e viale Primo Vere, a sud; l’area compresa tra via Michelangelo, corso Vittorio Emanuele, via Teramo e via Ferrari; poi l’area compresa tra via Leopoldo Muzii, viale Bovio, piazza Martiri Pennesi, corso Vittorio Emanuele e via Michelangelo; infine l’area compresa tra via Cavour, viale della Riviera, via Nazionale Adriatica nord sino al confine con il comune di Montesilvano.
“Nell’ordinanza però non si è inteso imporre divieti solo a chi viaggia in auto, ma anche a chi esercita l’attività del meretricio. Nello specifico, nelle vie segnalate dalla Questura, è stato imposto il divieto a chiunque di assumere atteggiamenti e modalità comportamentali, ossia indossare abbigliamento, suscettibili di offendere la pubblica decenza nonché tali da manifestare inequivocabilmente l’intendimento di offrire prestazioni sessuali a pagamento. Dunque non vietiamo la prostituzione, cosa impossibile dal nostro ordinamento, ma vietiamo l’utilizzo di abiti o l’assunzione di atteggiamenti che possono offendere la pubblica decenza. Coloro che saranno sorpresi a violare tale ordinanza, dunque sia chi è alla guida di mezzi e non osserva un comportamento idoneo, sia chi indossa abiti inequivocabili che offendono la decenza, verranno puniti con la sanzione sino a 500 euro. Vero è che già in passato le prostitute multate in realtà non hanno pagato le sanzioni, ma multare le prostitute è oggi utile perché la stessa normativa prevede dopo la terza, quarta, quinta sanzione insoluta, la possibilità per le Forze dell’Ordine di procedere con l’espulsione del soggetto extracomunitario sanzionato, o l’emissione del foglio di via obbligatorio per i soggetti comunitari, dunque la nostra ordinanza è un ulteriore strumento a disposizione delle nostre Forze dell’Ordine per fermare il fenomeno”.
L’ordinanza resterà in vigore sino al 28 febbraio 2013, ed è ovviamente già esecutiva.


11 Novembre 2012

Categoria : Cronaca
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