Modello parametrico e ricostruzione
L’Aquila – (di Pietro Di Stefano, assessore ricostruzione) – Il modello parametrico, in fase di ultimazione, si è reso necessario per snellire i troppo lunghi tempi di rilascio del contributo definitivo e governare la cantieristica nei centri storici.
La scheda progetto, anima del modello parametrico, dovrà essere compilata dai tecnici incaricati e determinerà puntualmente l’ammontare della somma di cui si disporrà per la riparazione o sostituzione dell’immobile danneggiato. In questo modo non sarà più necessario valutare il progetto dal punto di vista economico evitando, al cittadino, di sottostare alla snervante tempistica e ai tagli economici operati sino ad oggi da Cineas.
La pratica subirà solo un esame tecnico-economico speditivo per poi essere sottoposta ad una commissione che, sul modello Sportello Unico, sino oggi ostacolato, rilascerà con tempi certi i pareri di competenza.
Questo necessario snellimento di procedure ha senso però se e solo se si mantiene anche il doppio binario nell’erogazione del contributo.
Un doppio binario che non consentiva di strozzare l’indennizzo nell’esile collo di bottiglia del contributo diretto, ma che, al contrario, affidava all’agevolato circa l’80% dell’intera somma.
Per agevolare l’avvio dei cantieri nei centri storici, non bisogna smantellare tutto quello che sin qui è stato fatto per l’erogazione dei contributi, ma semmai curarne le debolezze e correggerne gli errori.
L’accordo ABI – Cassa Depositi e Prestiti ha indubbiamente funzionato, ma alcuni accorgimenti sono possibili se non addirittura necessari.
Un valido compromesso si può raggiungere evitando di trasferire immediatamente e completamente le somme del contributo agevolato alle banche, ma agendo sulla prenotazione di contributo e spalmando gli accrediti, in maniera accorta e con tempi certi, al progredire degli stati di avanzamento dei lavori.
È una mia convinzione e ne ho avanzata proposta che bisognerà prevedere anticipi di somme sia per le progettazioni che per i lavori, al fine di mettere al sicuro i professionisti e le imprese su esposizioni debitorie che pregiudicherebbero l’operatività dei lavori.
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