Happening fuori dall’Hotel della Juve
Pescara – (di Stefano Leone) – La residenza pescarese della Juventus, è il complesso del Hotel Parco Paglia. A dire il vero la residenza è teatina dal momento che la struttura insiste sul territorio di San Giovanni Teatino che è provincia di Chieti e non distante dall’aeroporto dove ieri pomeriggio il velivolo proveniente da Torino Caselle aveva poggiato le ruote del carrello. Nel momento in cui scriviamo sono le 14.58 e, in un hotel quasi blindato la comitiva di Antonio Conte è al riposo. Fuori, un via vai di giovanissimi e meno giovani ma pur sempre innamorati della Signora in bianconero. Certo, non sarà la Juve dei Cabrini, Bettega, Platini, Boniek, Landrup, Gentile, Zoff, Tacconi e Gentile, nomi che hanno fatto la storia del calcio ma è pur sempre la Juve. E quando si dice Juve vuol dire Juve. Questa è la Juve dei Marchisio, Bonucci, Pirlo, Arturo Vidal, Buffon, Mirko Vucinic, Giaccherini, Barzagli ma il profumo che emana è sempre lo stesso. Da quando ieri sera è arrivata in questo hotel in vetro, fuori è un via vai che ha visto anche gruppi di coraggiosi sfidare le temperature di ieri sera tardi pur di avere una “sniffata” del profumo della vecchia signora. Profumo per alcuni, olezzo per altri; si, perché la Juve è amore e odio per i tifosi italiani. Fatto sta che, fuori dall’hotel abbiamo ascoltato solo proclami d’amore, quanto sinceri non sappiamo, ma comunque appassionati. Un valore aggiunto lo ha dato il comico genovese Crozza che, con la sua insistente imitazione di Antonio Conte, contribuisce a far parlare della Juve. Qualcuno, mentre attende per carpire una foto o un autografo, affonda il colpo provando ad imitare l’imitatore: “E’ agghiacciante…patteggiamo”, quasta è la frase che, inventata da Crozza appunto, ogni tanto si ascolta fra ragazzi che scherzano. Il pomeriggio non è tiepido anzi, un’umidità sostenuta aggiunta ad una temperatura non proprio dolce insiste permanente ma fuori dall’hotel il movimento dei tifosi non manca. Ovvio che aspettano che la squadra esca per andare allo stadio ma sarà comunque dura poter abbordare qualcuno poiché i giocatori saliranno sul pulman dentro il parcheggio dell’hotel per poi uscire già a bordo. Dispenseranno saluti con le mani a tutti da dietro i vetri opacizzati del pulman ma nulla più. 15.13, ogni tanto fuori la calca sembra affievolirsi per poi improvvisamente riaccendersi in un brusio sostenuto ed accompagnato da rumori di motorini che vanno e vengono. Ne avviciniamo qualcuno.
Giovanissimo, con sciarpa bianconera al collo e un palloncino a forma di banana con su scritto “JE T’AIME, MOI NON PLUS” sembra aver mangiato peperoncino puro tanto non riesce a stare fermo.
-Da dove arrivi?
“Vengo dalla Puglia, da Foggia. Siamo arrivati con due pulman per vedere la Juve”
-Perché la scritta in francese sulla banana?
“In onore di uno dei più grandi giocatori mai stati in bianconero: Michel Platinì”.
-Ma andrete allo stadio oppure vi accontentate di stare qui?
“Certo che andremo allo stadio! Ma siamo arrivati in anticipo proprio per poter avere possibilità di venire a prendere qualche autografo ma non lo so se ci riusciamo”.
-Siete in tanti pugliesi saliti per la partita
“Moltissimi da ogni parte; so di gente partita da Bari, Brindisi, di Foggia e provincia, siamo tantissimi”.
Allo stadio si potrà entrare solo dalle 18.30; sarà già buio ma fino a quell’ora immaginiamo che qui fuori non ci sarà pace. La squadra uscirà dall’albergo più o meno verso le 17.30, scortata da auto di Polizia e Carabinieri si recherà allo stadio. Poi, alle 20.45 l’adrenalina dell’agonismo della partita. Chissà che stasera la squadra biancoazzurra di Stroppa non faccia il colpo! E che colpo, sarebbe. Sicuramente col botto.
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