Delitto Rigante, processo in assise
Pescara – Sarà celebrato in corte d’assise a febbraio del 2013 il processo per il delitto Rigante. Lo ha deciso la magistratura pescarese, riferendosi all’accusa di omicidio volontario e premediato. Un’accusa da ergastolo. Alla sbarra compariranno dei rom, con il principale imputato, Massimo Cirelli, foto. Il delitto, a colpi di calibro 38, risale al 1 maggio scorso, quando il Rigante, un giovane che sta assistendo ad una partita di calcio in tv con alcune altre persone, fu abbattuto a colpi di rivoltella. Non si è ancora accertato se una sola rivoltella celibro 38, o più armi. La corte d’assise che giudicherà è quella di Chieti, dove si riunirà la giuria popolare che deciderà il destino degli imputati. Un delitto feroce ed efferato, quello all’esame della corte, che suscitò a Pescara reazioni e manifestazioni popolari contro i violenti e gli spietati. Gente che il popolo non sopporta e che avrebbe voluto giudicare sommariamente. Poi si lasciò che la giustizia percorresse il il suo iter, cosa che è avvenuta: la consegna degli imputati alla corte d’assise.
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