Otefal, azienda in mani siriane – Protestano in 150 lavoratori di tre aziende a Pescara


L’Aquila – CHIODI CHIEDE PRESENZA GOVERNO AL TAVOLO SIXTY – Sembra sereno l’orizzonte per i 180 dipendenti dell’azienda Otefal di Bazzano, che produce materiale di alluminio. Grazie alla mediazione della provincia e all’impegno dei sindacati, come è stato spiegato questa mattina presente il presidente Del Corvo, pare cosa fatta il passaggio dell’azienda ad un gruppo siriano che intende estendere il mercato anche al vicino Oriente e nel Nord Europa. per quanto se ne sa, e come confermano i sindacati, tutti i 180 dovrebbero tornare a lavorare per la produzione negli 85.000 metri quadrati occupati dallo stabilimento nell’area industriale di Bazzano, alle porte della città lungo la statale 17. Una delle tante crisi industriali, che, per fortuna e grazie alla cooperazione e ad azioni efficaci, invece di chiudere si proietta in avanti e resta nel territorio, intenzionata a crescere.

PESCARA – Non va affatto bene, invece, per i 400 lavoratori della Sixty di Chieti e per i loro colleghi della ICIE di Loreto e della Talcables di Cepagatti. Delegazioni di dipendenti delle tre aziende, in tutto almeno 130 persone, hanno manifestato questa mattina a Pescara, ostacolando il traffico in centro e concentrandosi nei pressi della sede adriatica del consiglio regionale. La vicenda della Sixty è quella che ha maggior peso e più gravi conseguenze: oltre ai 400 dell’azienda, ormai in mani cinesi, a rischio sono altri 300 dipendenti di siti produttivi che hanno operato nell’indotto.

CHIODI – La Regione ha chiesto al Governo di essere presente, come rappresentanza politica, al tavolo tecnico sulla vertenza Sixty. E’ quanto emerso da un colloquio telefonico che il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha avuto con il sottosegretario allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti. Il contatto telefonico si e’ avuto durante l’incontro tra il Presidente e i rappresentanti dei lavoratori della Sixty, ricevuti nella sede della Regione, dopo la manifestazione di protesta inscenata dai lavoratori stessi che ha paralizzato il traffico nel centro di Pescara. Accogliendo una espressa richiesta dei lavoratori, il presidente Chiodi ha chiesto al Sottosegretario “se esistono margini effettivi affinche’ il governo possa sedersi al tavolo delle trattative sulla vertenza Sixty aperto presso il ministero dello Sviluppo economico”. Nei prossimi giorni arrivera’ la disponibilita’ o meno del Governo, ma il presidente della Regione ha ribadito ai rappresentanti dei lavoratori della Sixty che “la Regione non siedera’ mai ad un tavolo tecnico senza la presenza politica del Governo. Siederemo a quel tavolo solo se sara’ presente anche il Governo”.


07 Novembre 2012

Categoria : Economia
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