Parcheggi, la maggioranza risponde
Pescara – COSA HA DA DIRE IL VICESINDACO – (di Stefano Leone) – “Le responsabilità della gestione ordinaria delle Società Partecipate del Comune sono da ricondurre esclusivamente ai rispettivi amministratori unici, va da sé che ogni richiesta inerente tale tematica, compresi eventuali licenziamenti operati dalle singole società, vanno indirizzati direttamente agli Amministratori di tali società, e non al Comune di Pescara che effettua esclusivamente il controllo sulle attività strategiche delle Società stesse. Sorprende dunque che degli avveduti amministratori di minoranza, come Corneli e Diodati, abbiano indirizzato al Direttore generale del Comune le proprie richieste di chiarimenti in merito a presunti licenziamenti verificatisi all’interno di Pescara Parcheggi anziché rivolgere la propria istanza, direttamente, all’amministratore unico della società”. Questa la risposta del vice sindaco, e Assessore alla Mobilità Berardino Fiorilli, in merito alle richieste inoltrate dai due consiglieri di minoranza, ai quali il Direttore Generale, Stefano Ilari, destinatario della loro istanza, ha già inviato una nota di risposta. Come dire, non siamo noi a doverci occupare dei lavoratori licenziati. E la cosa appare quantomeno equivoca dal momento che, quando si trattò di ricapitalizzare la Società, contro il parere dell’opposizione, vennero issati i vessilli della salvaguardia di 40 posti di lavoro per supportare il salvataggio di una Società in totale ed evidente perdita. E veniamo alla risposta del D.G. Stefano Ilari ai consiglieri Corneli e Diodati:
“Egregi consiglieri – si legge nella lettera del Direttore Ilari – apprendo prima dai giornali e soltanto dopo dalla nota a Vostra firma, pervenuta in data odierna, che la Società Pescara Parcheggi Srl, di proprietà comunale, avrebbe, a vostro modo di vedere, operato scorrettamente circa la gestione dei lavoratori interinali dei quali la medesima si avvale. Nel tranquillizzarvi circa l’intenzione dello scrivente di notiziarvi costantemente sulle vicende della Società in questione, per la quale sommessamente si rileva l’estremo interesse di tutti i Consiglieri comunali di opposizione a differenza di quanto avviene per altre realtà societarie pure partecipate dall’Ente, corre l’obbligo di precisarvi che, ai sensi dell’articolo 2447 C.C., la responsabilità della gestione della compagine societaria di che trattasi è da ricondurre esclusivamente all’Amministratore Unico. Per tali ragioni, pur confermando quanto sopra, lo scrivente auspica che, da ora in poi, ogni richiesta inerente la gestione delle Società Partecipate venga indirizzata direttamente agli Amministratori delle predette società in capo ai quali risiede, a mente della richiamata normativa, la responsabilità della gestione. Resta inteso che, nell’ambito del potere di Coordinamento e Controllo dell’Ente Socio, lo scrivente opererà il prescritto controllo sulle attività strategiche delle Società Partecipate”.
E, nel potere di coordinamento e controllo dell’Ente socio, (socio unico, peraltro n.d.r.), non rientra anche la verifica delle azioni che il management della Società partecipata mette in essere nei confronti dei lavoratori della Società stessa? Al Direttore Generale Ilari, si è aggiunto l’Assessore Fiorilli che ha commentato:
“Ha sorpreso non poco la lettera che i due consiglieri Pd Corneli e Diodati hanno erroneamente indirizzato al Direttore Generale e, più in generale al Comune – ha puntualizzato l’Assessore Fiorilli – a fronte della presenza di un Amministratore Unico della società. Tant’è vero che nella delibera approvata dal Consiglio comunale per la ricapitalizzazione di Pescara Parcheggi, il Consiglio ha deliberato di “sollecitare l’Amministratore unico della società Pescara Parcheggi, (n.d.r. che ricordiamo è gestita da un amministratore unico, Roberto Core, espressione di Pescara Futura dunque di Carlo Masci), di avviare le necessarie verifiche organizzative finalizzate alla stabilizzazione nei modi e termini di legge del personale e di sollecitare altresì l’amministratore unico affinchè siano individuate le più convenienti tecniche innovative finalizzate a incrementare il grado di automazione della sosta tariffata”. Ovvero il Consiglio comunale ha rivolto i propri solleciti all’Amministratore della società e non certo all’amministrazione comunale, ovvero al sindaco o a se stesso. E, nel merito, ribadiamo la validità dell’azione amministrativa attuata in Consiglio: approvando la ricapitalizzazione della società abbiamo salvato 40 posti di lavoro”.
Ora, meno 8, evidentemente.
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