Il Comune riprende i lavori stradali
Pescara – (di Stefano Leone) – “Sono ripresi ieri mattina i lavori di realizzazione della rete delle acque bianche e di rifacimento totale di via dell’Emigrante, comprendendo strada, marciapiedi e rete della pubblica illuminazione”.
L’Assessore ai Lavori pubblici Isabella Del Trecco e alla Gestione del Territorio Marcello Antonelli hanno proclamato così la ripresa dei lavori su una delle strade dei luoghi a nord della città. I lavori ripresi nella mattinata di ieri poiché le opere, cominciate il 24 ottobre dello scorso anno, hanno subito una lunga interruzione per la necessità di redigere una perizia di variante che permettesse di riqualificare non solo le condotte interrate come da progetto iniziale, ma di intervenire direttamente sul rifacimento dell’asse viario. E ad allungare i tempi è stata ancora la necessità di richiedere alla Regione Abruzzo, finanziatrice dell’opera, l’autorizzazione all’ampliamento dell’appalto, individuando un punto di accordo con l’impresa che si è aggiudicata l’intervento, per un importo complessivo di 651mila 438,53 euro. L’obiettivo ora è quello di accelerare al massimo la prima parte dell’appalto, per restituire alla città al più presto la piena fruibilità di via dell’Emigrante e consentire lo spostamento del cantiere in via Caravaggio e proseguire un’opera di enormi dimensioni che, intercettando tutte le condotte che scendono a valle dalla collina di Zanni impediranno, una volta ultimati i lavori, l’allagamento della stessa via Caravaggio.
“Lo scorso anno – hanno ricordato gli assessori Del Trecco e Antonelli – gli uffici tecnici interni puntarono la loro attenzione sulla redazione dei progetti per il rifacimento delle reti di raccolta delle acque bianche, a cominciare dalle zone maggiormente a rischio allagamento, come il rione di Zanni. Per risolvere la problematica abbiamo deciso di intervenire contemporaneamente sia in via Caravaggio, che oggi recepisce quasi esclusivamente le acque di pioggia che interessano la strada e le vie adiacenti, sia in via dell’Emigrante, che ha come bacino di competenza un’area di circa 90 ettari, recependo anche le acque di pioggia della collina sovrastante”.
Dando una occhiata al progetto, lo stesso prevede la realizzazione di un collettore fognario lungo circa 484 metri che si estenderà dall’incrocio con via Don Enrico Tazzoli sino alla confluenza con il collettore scatolare esistente in Strada delle Fornaci, già destinato alla raccolta delle acque bianche della parte alta della stessa Strada delle Fornaci e di un tratto di via dell’Emigrante. La nuova condotta avrà un diametro di mezzo metro e sarà dotata anche di un impianto di sollevamento, che sarà posizionato a una profondità di 6 metri con due elettropompe con la portata di 2.250 litri al minuto ciascuna. La seconda pompa avrà le funzioni di riserva, ma entrerà in funzione in condizioni di esercizio estreme corrispondenti all’entrata in pressione del collettore fognario, dunque in occasione dei nubifragi. In via dell’Emigrante, dunque a ovest della linea ferroviaria, è invece stata prevista la costruzione di un collettore scatolare largo 1,60 metri e alto 1 metro, lungo circa 290 metri lineari che si estende dall’incrocio con via Emanuele De Simone sino a via Toppeta, ossia sino alla stazione di sollevamento situata poco prima dell’incrocio con Strada del Palazzo. Un secondo collettore fognario, del diametro di mezzo metro e lungo 142 metri lineari, è stato ancora previsto nella parte terminale di via dell’Emigrante, più vicino al confine con Montesilvano. All’interno della stazione di sollevamento sono state inserite, in questo caso, quattro elettropompe con portata di 2.750 litri al minuto, due con funzioni di esercizio, due come riserva, che però entrano in funzione in condizioni di elevata pressione. Dall’impianto partono poi altre due condotte in acciaio lunghe 206,22 metri che arriveranno sino a Fosso Mazzocco: la doppia condotta è stata prevista e progettata per modulare il funzionamento dell’impianto sulla base dell’intensità dell’evento piovoso. In entrambi i casi, ovviamente, è stato anche fissato il rifacimento del manto stradale, dei marciapiedi e della rete della pubblica illuminazione, opere, queste ultime, che interesseranno anche via Bernini. I lavori sono cominciati proprio su via dell’Emigrante, ma nel progetto iniziale si era previsto un intervento infrastrutturale sull’asse viario limitato alla parte più a nord della strada, al confine con Montesilvano, intervento che invece, in corso d’opera, l’Amministrazione comunale ha deciso di estendere all’intera strada, per completare e terminare la realizzazione del nuovo asse che da via Ferrari conduce in via Caravaggio e, a lavori fatti, via dell’Emigrante, un asse realmente alternativo a via Nazionale Adriatica Nord, Viale Bovio, Corso Vittorio Emanuele. Tale decisione ci ha imposto la sospensione temporanea del cantiere per la redazione di una perizia di variante: la ditta, a quel punto, conclusa la realizzazione della nuova rete fognaria, ha chiuso gli scavi e si è fermata. La perizia, una volta redatta dai nostri uffici tecnici, ha avuto la necessità di essere approvata dalla Regione Abruzzo che è l’Ente che ha erogato i finanziamenti necessari per i lavori, 1milione e 500mila euro complessivi, di cui 1milione 194mila 532,60 euro come base d’asta, per un’opera poi aggiudicata per 651mila 438,53 euro.
“Ora bisognerà correre per concludere al più presto l’opera: a brevissimo saremo in grado di chiudere il cantiere di via dell’Emigrante dove, dopo aver ripristinato le condizioni di sicurezza stradale, dirotteremo tutto il traffico che oggi attraversa via Caravaggio, che, a sua volta, accoglierà il cantiere con scavi importanti, riorganizzando tutta la viabilità della zona. Infine interverremo in via Bernini”.
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