Cantieri scacciapub, tutti sapevano
L’Aquila – I pochi esercizi commerciali tornati in centro, i bar, i pub, le osterie, i luoghi di aggregazione debbono cedere ai cangtieri della ricostruzione, per ora ancora pochi, sperabilmente molti di più nel 2013. I cantieri scacciapub sono un problema che tutti conoscevano da sempre, di cui si è parlato durante l’estate, come fuoco di paglia. Poi tutto è passato in secondo piano nel dimenticatoio, forse nella speranza di una soluzione miracolistica. Che non è arrivata. Adesso, come si legge sui giornali, c’è chi dispera, chi minaccia di chiudere, chi se ne vorrebbe andare ma non può, perchè i locali disponibili in centro si cedono ad affitti spaventosi, esagerati. Come sempre, gli aquilani fanno del male agli aquilani, o almeno ci provano.
La situazione è molto chiara e semplice. Il Comune mette le mani avanti e ricorda ai gestori: lo sapevate, eravate stati avvertiti a suo tempo. I gestori hanno strepitato nei mesi scorsi, e poi hanno taciuto. Ora sono alle strette. Il bubbone è scoppiato.
Tutti sapevano tutto, dunque. Una strategia per tentare una via d’uscita si sarebbe potuta e dovuta cercare e mettere a punto durante l’estate. Per esempio, concedere degli spazi pubblici a chi poteva mettere in piedi un locale provvisorio, una baracca in attesa della fine dei lavori di restauro e ricostruzione, che non dovrebbero essere molto lunghi. Il Comune avrebbe potuto alleviare i carichi, e si sarebbe potuto pensare a vantaggi fiscali temporanei. Insomma, qualcosa si poteva fare. Ma essere previdenti, a L’Aquila, è come essere venditori di gelati al Polo Sud. Forse c’è chi ama le emergenze, per correre poi in soccorso. C’è semplicemente chi non pensa e lascia andare le cose nella corrente del fiume. C’è, infine, anche chi non capisce proprio nulla e mette la testa sotto il balcone dal quale cadono i vasi. Di sicuro, ora siamo in una nuova emergenza e alla vigilia dell’inverno.
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