La ricostruzione dovrà essere un ripristino


L’Aquila – Paolo Cautilli ci invia questa lettera che pubblichiamo integralmente: “La furia del terremoto ci mette davanti all’impegno della ricostruzion; i danni sono conosciuti da chi è e sarà incaricato della ricostruzione. Dovrà essere un ripristino, più che altro. Già ne scrivemmo ripetutamente nel passato, che nessuno avrebbe avuto il coraggio di smantellare, il gessume neoclassico e barocco che opprimeva la reale chiesa di Santa giusta, ora che tali sovrastrutture sono cadut, si dovrà incaricare architetti con la capacità e sensibilità per ridarci le chiese romaniche – Gotiche quali sono Santa Maria di Collemaggio e Santa Giusta. Queste due chiese in particolare sono quanto resta di più importante dell’Aquila originale, quella che Federico II e i Cistercensi, idearono in copia di Gerusalemmee che per gli eventuali futuri visitatori saranno punto di interesse cardinale! A parte qualche recalcitrante e masochistico massacratore, L’Aquila, consapevole che non è l’emporio del mediterraneo, consapevole che non è centro industriale, dovrà puntare sulla su astoria e patrimonio ambientale. In un senso sovrumano siamo già stati favoriti e alcuni successi già sono indicati nei mezzi di comunicazione e chi è contrario in alternativa non ci offre null’altroche miseria e oblio. Sia ignorata quest’ultima genia di untori pur se possiede cariche e parrucconi incipriati. Noi vogliamo vivere ed esistere!” Firmato Paolo Cautilli


09 Settembre 2009

Categoria : Dai Lettori
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