Concorsone? Teatrino all’italiana…
L’Aquila – (di Pietro Di Stefano, assessore ricostruzione) – La rimozione dei fatti e la loro cancellazione nella vicenda Formez PA è inqualificabile. Il Formez puo’ aver sempre garantito la corretta esecuzione dei concorsi in Italia nell’ultimo ventennio, ma la diffusione di una domanda correlata di risposta esatta prima dei tempi stabiliti non rende credibile l’imparzialità che il Presidente del Formez si vuole attribuire: un quesito tipo che non è ‘simile’a quelli presenti nella banca dati, ma inconfutabilmente uguale.
L’argomento inoltre non regge difronte al fatto che la risposta anticipata di quel quesito non era a disposizione di tutti gli organi d’informazione, ma esclusivo appannaggio di uno.
Liquidare con poche righe di autoassoluzione la vicenda di un concorso pubblico al termine di una tanto veloce quanto discutibile ‘indagine interna’ non lascia soddisfatti i cittadini e le migliaia di precari che dovranno sostenere le prove selettive.
Ma l’aspetto più inquietante del comunicato stampa del Presidente del Formez è rappresentato dal fatto di voler evocare uno scenario di pressione politica per coprire una vicenda di cui è egli stesso è responsabile quale Presidente dell’ Associazione.
Non voglio invocare scomodi scenari nel rilevare che nel comitato di indirizzo di Formez PA siede L’Assessore regionale Federica Carpineta, né voglio ricorrere a facili dietrologie, ma la cortina polverosa e fuorviante che lo stesso Presidente ha strumentalmente alzato mi porta a supporre di tutto.
La situazione delicata in cui tutta la vicenda del cosiddetto “concorsone” è stata caratterizzata da superficialità , disattenzione e financo mistificazione; egli doveva consigliare prudenza e rigore interni, invece abbiamo assistito al più classico dei teatrini all’italiana.
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