Il sindaco tiene buoni gli UDC
Pescara – (di S.L.) – La componente dell’UdC in Comune ha tenuto una conferenza stampa, (alla quale non abbiamo avuto il piacere di essere invitati), della quale si è interessato il Sindaco Luigi Arbore Mascia. Le attenzioni del primo cittadino di Pescara, verso la componente di Vincenzo Dogali, foto, sono sempre molto presenti; è da un po’ che l’UdC ha qualche mal di pancia in seno al Consiglio. Prima il caso dell’ex Assessore Serraiocco, (a proposito, che fine a fatto la tanto “conclamata” conferenza stampa dell’ex Assessore che avrebbe dovuto avere luogo il 26 settembre per spiegare la sua posizione in merito al provvedimento giudiziario e mai effettuata? “…la parola per me è prima di tutto”. Vero Sig. Serraiocco? Almeno così mi scrisse!), poi la febbrile trattativa prima della votazione per la Pescara Parcheggi, insomma un’UdC sempre “combat ready” nei confronti della Giunta Mascia. Anche se non lo ha mai detto o sussurrato, il Sindaco teme che Dogali e i suoi possano staccare l’alimentazione alla maggioranza.
“Presterò, come sempre, massima attenzione alle istanze oggi manifestate dall’Udc nel corso della conferenza stampa, rimanendo in attesa di una richiesta organica e condivisa che sottoporrò al Tavolo politico della coalizione di centro-destra. Sono tranquillo, forte anche dell’ultimo invito giunto dal capogruppo Dogali che in Consiglio comunale ha ricordato alla maggioranza che ‘pacta sunt servanda’, ossia i “patti si rispettano”; vale dunque la pena ricordare che appena pochi mesi fa, contestualmente alla nomina dei due assessori dell’UdC, tutti i consiglieri comunali del partito hanno sottoscritto un accordo con tutta la maggioranza con il quale si sono impegnati a “congelare” la composizione della stessa giunta comunale sino a fine mandato, proprio per garantire stabilità e governabilità alla città. Sono certo che il dialogo con l’UdC sia assolutamente aperto e di assoluta collaborazione”.
Diciamo che l’intervento di Mascia, sempre molto attento e garbato nel modo di porsi appare un po’ come parlare alla moglie per far sentire alla suocera.
“Ho voluto personalmente condurre in porto la vicenda inerente la riduzione dell’Imu, nell’esclusivo interesse di tutelare i cittadini, i nostri contribuenti, chiedendo sacrifici alla stessa macchina comunale pur di garantire l’abbattimento delle tasse in favore dei pescaresi – ha dichiarato ancora il sindaco Albore Mascia – e per tre giorni ho portato avanti una trattativa e una mediazione attenta con l’UdC e con i partiti della minoranza consiliare, mediazione che, alla fine della lunga maratona, mi ha permesso di raggiungere un risultato storico, forse unico in Italia, ed è questa l’unica cosa che conta, al di là di chi vuole oggi appuntarsi medagliette al petto. Ora sento di ulteriori istanze che proverrebbero dall’UdC, e allora attendo di ricevere dall’UdC una proposta organica che dovrà essere sottoscritta da tutti e 5 i consiglieri comunali dell’UdC, per un’assunzione di responsabilità che dovrà provenire da tutte e 5 le componenti del gruppo. La stessa istanza, sottoscritta da tutto il gruppo, la sottoporrò subito all’esame del Tavolo di coalizione, per una condivisione collettiva, con la stessa metodologia adottata nei nostri primi tre anni di amministrazione, e quindi decideremo, pensando innanzitutto a quelle che sono le priorità del territorio cittadino che hanno la precedenza su tutto, e soprattutto ricordando la sottoscrizione di un accordo di maggioranza, avvenuta appena qualche mese fa, contestualmente alla nomina in Giunta dei due Assessori dell’UdC, Giovanna Porcaro e Vincenzo Serraiocco, un accordo teso a fotografare e congelare la composizione della giunta per giungere sino a fine mandato con la tranquillità necessaria per assicurare la governabilità della città”.
Messaggi di distensione per salvare la sua maggioranza oppure una velata minaccia della serie ricordate che se cado io si va tutti a casa? D’altronde già in occasione della votazione della delibera sulla Pescara Parcheggi, Mascia disse chiaro che o avrebbe avuto i numeri per far passare la delibera o avrebbe mandato tutti a casa con le sue dimissioni. Una cosa è certa, l’UdC tira spesso per la giacchetta il Sindaco e, fra una frase in latino e un diktat in comprensibile italiano il matrimonio politico va avanti come ogni matrimonio: fra mare piatto e perfide onde anomale.
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