Zona rossa, il Comune riperimetra e taglia


banca-ditalia-6-apr-091L’Aquila – Il Comune ha deciso di riperimetrare, riducendola, una piccola parte della zona rossa, ovvero il centro storico della città duramente colpito dal terremoto. Secondo le mappe che si possono consultare sul sito www.comune.laquila.it questa sera, verrebbe riaperta una parte di via Venti Settembre, insieme con parti di viale Duca degli Abruzzi e parti del quartiere S.Maria di Farfa. Le mappe sono di non facile consultazione, ma leggendole si resta francamente stupiti. Una parte del quartiere Banca d’Italia, ad esempio, risulterebbe agibile e dunque abitabile quando gli interventi – comunque necessari – saranno eseguiti. Sarebbero riaperte via dei Vestini e via dei Marrucini, lungo le quali gli edifici abitativi risulterebbero alla Banca solo lievemente danneggiati. L’accesso avverrebbe lungo via Castiglione in salita, salendo da via Venti Settembre. Pur ammettendosi che occorrono approfondimenti della lettura di quanto disposto dal Comune, a molti sembra assurdo che si possa ad esempio percorrere e abitare via dei Marrucini, sulla quale incombono diversi edifici rossi, quindi di grave pericolosità. La strada è molto stretta e chi dovesse abitarci – cosa che ai più sembra impraticabile al momento – rischierebbe non da parte degli edifici della Banca, ma da parte di quelli limitrofi. Inoltre viene rilevato – come ci telefonano e scrivono per e.mail diverse persone già stasera – che le verifiche non hanno riguardato con la dovuta attenzione le parti basse e i sottoscala degli edifici in questione: nessuno, a quanto risulta agli inquilini, ha mai verificato ad esempio gli scantinati. Sembra quindi al momento incredibile che la zona sia ritenuta abitabile sia pure dopo modesti interventi di ristrutturazione degli appartamenti.
Il problema non è irrilevante, visto che la zona ospitava centinaia di inquilini, e non poche persone. Dove verrebbero inoltre parcheggiate le auto che ognuno desidera tenere a portata… di mano in caso di fughe notturne? Il problema dei parcheggi non è secondario, ma a quanto pare nessuno pare volerlo prendere seriamente in considerazione.
Problema aperto, quindi, e sicuramente spunto per nuove e accese polemiche.
Al momento, per quanto si può verificare parlando con la gente (noi lo facciamo, ma le autorità?) nessuno parrebbe disposto a tornare nel quartiere Banca d’Italia e alcuni inquilini hanno già deciso di lasciare comunque gli appartamenti. La Banca d’Italia ha mai avuto colloqui con le persone, ha svolto indagini e approfondimenti? A quanto risulta , assolutamente no: mai come in questa occasione i cittadini inquilini accetteranno decisioni assunte alla leggera e comunque al di sopra delle loro teste.
(Nella foto:< Ecco uno dei palazzi che incombono su via Marrucini. Alzi la mano chi è disposto ad abitare di fronte ad un edificio ridotto in queste condizioni)


09 Settembre 2009

Categoria : Cronaca
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