Acerbo: grave esclusione WWF da conferenze


acerbo-maurizioL’Aquila – Il consigliere regionale Maurizio Acerbo (PRC) scrive: “Nel giro di due giorni la Regione Abruzzo ha deciso per due volte consecutive di impedire al WWF di partecipare a conferenze di servizi su interventi rispetto ai quali è evidente la titolarità di un’associazione ambientalista riconosciuta. Se questa è la sensibilità ambientale di cui parlano nei loro comunicati gli assessori Stati e Febbo c’è da mettersi le mani ai capelli.
Come hanno dimostrato le vicende degli ultimi anni, dal Centro Oli all’inquinamento delle acque nella Val pescara, chi ricopre incarichi di governo e istituzionali ha solo da imparare da associazioni come il WWF.
Domani presenterò un’interrogazione al presidente Chiodi e porrò la questione anche nella competente commissione consiliare perchè va immediatamente contrastato un atteggiamento miope, arrogante e profondamente antidemocratico.
In una Regione il cui territorio è segnato dalle emergenze ambientali è incredibile che si chiudano le porte agli ambientalisti in conferenze come quelle sul progetto della”Siderferroplast” a Chieti Scalo o sul progetto di discarica a Lanciano.
In anni di impegno ambientalista ho potuto constatare frequentemente come Regione, comuni e province abbiano superficialmente affrontato scelte di fortissimo impatto ambientale e quanto sia stato prezioso il contributo di approfondimento e informazioni venuto dalle associazioni.
Chi tiene le associazioni fuori dalla porta evidentemente ha qualcosa da nascondere!
Escludere da una conferenza di servizi un’associazione di tutela ambientale riconosciuta non solo è inopportuno, ma a mio modesto parere anche illegittimo. Le norme in materia che il dirigente o la giunta dovrebbero conoscere prevedono che le conferenze di servizi devono essere rese pubbliche e che alle stesse possono partecipare i soggetti, portatori di interessi pubblici o privati, INDIVIDUALI o COLLETTIVI, nonchè portatori di INTERESSI DIFFUSI COSTITUITI IN ASSOCIAZIONI o COMITATI, cui possa derivare un pregiudizio dalla realizzazione del progetto dell’impianto produttivo.
Per quanto riguarda il tema ambientale sono ovviamente legittimate a partecipare le associazioni ambientaliste riconosciute con decreto dal Ministero dell’Ambiente”. (Nella foto: Maurizio Acerbo)


09 Settembre 2009

Categoria : Politica
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