Perugia scipperà prestigio e voli commerciali all’aeroporto aquilano?
L’Aquila – (di Stefano Leone) – (Foto: in evidenza la pista aquilana, sotto l’aerporto perugino e quello aquilano) – Sabato 10 novembre, alle ore 10:00, si svolgerà la cerimonia di inaugurazione ufficiale del nuovo Aeroporto dell’Umbria di Perugia. Una volta chiamato Perugia-Sant’Egidio è stato ribattezzato appunto, Aeroporto Internazionale dell’Umbria di Perugia “San Francesco d’Assisi”, anche perché l’unico in regione. Partecipano, oltre al Presidente dell’ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile) Vito Riggio e al Direttore Generale Alessio Quaranta, il Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, il Sindaco di Perugia Wladimiro Boccali, il Direttore Tecnico Unità di Missione Nicola Alberto Baroni, Presidente della società di gestione SASE, Mario Fagotti.
Dalla sapiente mano dell’Arch. Gae Aulenti , spentasi ieri, è nata una delle infrastrutture più confortevoli e innovative della nostra penisola. Al termine della prima fase di lavori (dicembre 2011) sono stati realizzati: un nuovo terminal passeggeri; un edificio polivalente per mezzi di soccorso VVF con una superficie complessiva di 10.700 mq; viabilità di collegamento bretelle Alfa – Bravo e realizzazione di una “service road” per l’intervento dei Vigili del Fuoco; ampliamento “apron” (piazzale di sosta aeromobili); sistemazioni esterne ed ampliamento degli spazi destinati ai parcheggi e riassetto della viabilità interna aeroportuale; E ancora: riqualifica testata “01 back track” (in pratica il punto sul quale l’aeroplano può effettuare inversione di marcia dopo l’arresto della corsa di atterraggio) e “raccordo Alfa” (i raccordi sono tratti che mettono in comunicazione la pista con la pista di rullaggio) mediante completa demolizione e ricostruzione della sovrastruttura; realizzazione taxiway (pista di rullaggio) per una migliore mobilità degli aeromobili; edificio polivalente SASE, (Società Aeroporto San Egidio, costituita nel 1977, su iniziativa del Comune di Perugia, con un azionariato formato da Enti locali, istituzioni pubbliche e privati); costruzione di un edificio per la rimessa dei mezzi e attrezzature. Sono attualmente in corso i lavori per la nuova ala comprendente una zona uffici, un ristorante ed una galleria commerciale direttamente collegati al terminal passeggeri.
Situato a metà strada tra Perugia e Assisi, l’aeroporto Internazionale dell’Umbria – Perugia “San Francesco d’Assisi” rappresenta la principale via di collegamento da e per il “Cuore Verde d’Italia”. Il notevole aumento di passeggeri registrato negli ultimi anni e la posizione strategica dell’aeroporto ha reso possibile l’ampliamento dell’infrastruttura che può ora contare su una nuova superficie di 5000 mq e su un terminal moderno e all’avanguardia idoneo ad ospitare un traffico di oltre 500.000 passeggeri annui. Per la sua importanza strategica, vista anche la carenza dei collegamenti con l’esterno della regione, il radicale rinnovamento dello scalo umbro rientra tra le 11 grandi opere realizzate nel 2011. Attualmente il tabellone delle destinazioni internazionali è enunciato con Londra Stansted e Bruxelles Charleroi coperte dalla compagnia Ryanair; Tirana dalla compagnia Belleair. Per quanto concerne il tabellone nazionale, il vettore Ryanair copre anche il collegamento con la Sicilia, toccando Trapani Birgi. Il contesto dei voli dei charter estivi programmati, gli attuali slot riguardano: Rodi e Creta (compagnia Olympic Air), Ibiza (compagnia Alba Star), Palma di Maiorca (compagnia Alba Star), Sharm el Sheik (compagnia Air Cairo). Insomma, una carta d’identità di tutto rispetto se si considera che stiamo parlando di un aeroporto non di prima fascia e, dunque con strutture adeguate ad un traffico che pian piano con caparbietà e competenza, gli aventi interesse al funzionamento della struttura, hanno saputo mettere in piedi.
L’aeroporto Internazionale dell’Umbria di Perugia “San Francesco d’Assisi” è stato ultimamente accomunato all’aeroporto dei Parchi di L’Aquila. L’accostamento operativo riguarda la possibilità che i due scali divengano il terzo polo del trasporto aereo degli aeroporti di Roma, soprattutto per il traffico low cost, che insiste prevalentemente su Ciampino. Perugia e L’Aquila, quindi, secondo gli intendimenti della politica centrale di Governo, nell’ambito del piano di riordino degli aeroporti nazionali, che terrà conto dei tagli alla spesa, dovrebbero diventare gli “alternati” di Roma, prevalentemente di Roma-Ciampino. L’accostamento non è stato fatto da un politico qualunque ma dal Sottosegretario del Ministero dei Trasporti e Infrastrutture Guido Improta che, nell’audizione nella IX Commissione Trasporti della Camera, lo scorso 3 ottobre ha pronunciato questo obiettivo come target di programma. Il Sottosegretario Improta, nell’ambieto della declinazione sullo stato attuale del trasporto aereo e del piano degli aeroporti ha testualmente detto:
“… per quanto riguarda il sistema aeroportuale, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, in attesa che l’Authority possa insediarsi e svolgere il compito attribuito dalla legge, ha delineato sette priorità, in considerazione del quadro normativo di riferimento, degli orientamenti comunitari e degli indirizzi parlamentari in materia. La prima priorità è evitare la realizzazione di nuovi aeroporti, laddove sia possibile utilizzare strutture già esistenti (è il caso di Salerno rispetto a Napoli, in luogo di Grazzanise) o opportunamente potenziate da infrastrutture di raccordo e sistemi intermodali (come nei casi di Perugia e L’Aquila, che ben potrebbero accogliere i surplus di movimenti del traffico low cost incompatibili con Ciampino; peraltro, distanze e tempi di percorrenza non sono molto differenti da quanto accade per Beauvais e Vatry rispetto a Parigi)”.
Bè, non c’è che dire, detto dal Sottosegretario, peraltro in una assise ufficiale quale quella della Commissione parlamentare, è plausibilmente motivo di vanto e incentivo a far meglio per essere ancor più considerati; ora, passi per il nuovo aeroporto Internazionale dell’Umbria di Perugia, (peraltro già da tempo dotato di strumentazione idonea agli atterraggi strumentali grazie alla presenza del sistema ILS – Istrumental Landing System – , e di radioassistenze VOR/DME, LO ed NDB), che avrà il battesimo, per la nuova veste, il 10 novembre prossimo e, del quale abbiamo già ampiamente parlato, ma l’aeroporto dell’Aquila come farà ad affrontare questa sfida? Con quali strutture tecnico-logistiche e operative? Non sappiamo se il Sottosegretario Guido Improta conosca l’aeroporto di Perugia, (ma se Presidente e Direttore Generale ENAC vanno all’inaugurazione forse gliene hanno parlato), spontaneamente viene da chiederci se mai, lo stesso Sottosegretario avrà visto l’aeroporto dell’Aquila, o qualcuno gliene ha parlato.
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