PRC L’Aquila su assassinio Pasolini
L’Aquila – Per Rifondazione comunista, circolo Casamobile, scrive Goffredo Juchich: “Il 2 novembre 1975 all’idroscalo di Ostia veniva assassinato in circostanze mai del tutto chiarite Pier Paolo Pasolini. Comunista, intellettuale, scrittore,scenografo regista e giornalista, Pasolini viene considerato una delle migliori menti del XX secolo. Di formazione Marxista e Gramsciana collaborò con tutti i migliori intelletuali del dopoguerra come Moravia, di cui era amico, Gadda,Ungaretti,Sartre solo per citarne alcuni. Con il suo coraggioso anticonformismo seppe rompere gli schemi classici di una sinistra alle volte ingessata e bloccata nei sui steccati ideologici. Eretico per il potere democristiano con l’articolo sul Corriere della Sera del 14 novembre del 1974 dal titolo:”Io so chi sono i colpevoli” compie un capolavoro di capacità giornalistica e indirizza il suo atto d’accusa all’establishment politico che guidava il paese in quegli anni. Ma fu anche pungolo della sinistra degli anni settanta, sia per quella rappresentata dal Partito Comunista Italiano che per per quella extraparlamentare. Celebri le sue polemiche con i giovani sessantottini del movimento studentesco. Impressionante la capacità di analisi della società italiana tramite tutte le forme espressive dal cinema al teatro passando per il giornalismo e la letteratura, analizzando in tutti i suoi aspetti la vita delle persone, dalla critica del costume agli aspetti politici ed economici . Leggere Pasolini oggi ci permette di capire l’origine della società in cui viviamo. Il circolo di Rifondazione Comunista dell’Aquila a trentasette anni dalla sua scomparsa ne mantiene vivo il ricordo e ne rilancia l’attualità del pensiero”.
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